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QI
STAR BENE A TAVOLA
U
no spaghetto e via!
Questa, in Italia, è la
scelta più frequente
del consumatore medio, che
si trovi in casa o che scelga di
andareinunristorante.Eaque-
sta scelta si è adeguato il mer-
cato, sia con l’offerta di pasta
dei più svariati formati e tipi, sia
conquelladi sughi piùomeno
pronti e sempre molto grade-
voli. L’abitudine, poi, ci fa fare le
nostre scelte personali in base
alle quali avremo dei punti di
riferimento fissi, difficilmente
sbaglieremo la cottura e sarà
facile anche il coinvolgimento
di amici o clienti.
Secondo, tra le scelte più co-
muni, si posiziona il classico
pezzo di pane con un po’ di
formaggio. E anche in questo
caso riferimenti sono fissi e il
risultato è più che sicuro.
In un mondo alimentare più
ampio e variegato, però, esiste
la possibilità di fare scelte di-
verse per proporre nuovi gu-
sti,nuovesoluzioniedavereun
occhiodiriguardoperlasalute.
Le piramidi aLimentari
La piramide alimentare consi-
ste in un disegno, di forma pi-
ramidale appunto, che viene
utilizzato dagli studiosi, dagli
scienziati e anche da gruppi
privati per indicare le corrette
abitudini alimentari che ten-
gano in considerazione non
soltanto il gustoed il piaceredi
mangiare, ma anche la salute.
La forma piramidale viene uti-
lizzata per stabilire quali sono
gli alimenti che possono o de-
vono essere consumati quoti-
dianamente equelli chedevo-
no essere scelti saltuariamen-
te nell’arco della settimana. La
sezione della base è dedicata
alle sceltequotidianementre il
vertice contiene quei prodot-
ti che devono essere utilizzati
conminore frequenza.
In tutte le versioni che è pos-
sibile reperire nella letteratura,
nella fascia di base troviamo i
cereali integrali. Questa scelta
è giustificata dall’importante
apporto energetico dei cere-
ali, il cui costo è diffusamente
affrontabile, cui si associa la
presenza della fibra che risulta
fondamentale per tre ragioni:
contribuisce alla formazione
ed allo scorrimento delle feci,
mantiene attivo il sistema im-
munitario e rallenta l’assorbi-
mento dei carboidrati, fatto
importante per il benessere
generale. Già qui possiamo
fare la nostra prima considera-
zione: nella maggior parte dei
casi della nostra quotidianità
pane e pasta sono fatti di fari-
ne raffinate, ovvero farine che
noncontengonopiùlenatura-
lifibredellequalidisponeilgra-
no.Cipossiamorendereconto,
dunque, di quanto quotidiani-
tàesalutenonsianoinsintonia
e del fatto che, nella maggior
parte dei casi, non ne siamo
consapevoli.
Le COLpedeL GranO.
Il gra-
no è uno dei cereali che ha
fatto la storia dell’umanità. È
presente inmoltissime culture
sia per la semplicità della sua
coltivazione, sia per il costo
contenuto ed anche per la sua
facile reperibilità.
In tempi recenti, però, questo
nobile cereale è oggetto di
critiche e di sospetti. Se da un
lato, infatti, la celiachia, ovvero
l’intolleranza ad una proteina
presente in questo cereale, sta
diventando sempre più diffu-
sa,dall’altrolapartedellascien-
za che lotta contro la diffusio-
ne dell’obesità sta puntando il
dito contro l’eccesso di consu-
mo di carboidrati nell’ambito
della quotidianità alimentare.
Il vero problema è rappresen-
tato dal fatto che il grano vie-
ne raffinato e di conseguenza
non contiene né fibre né i pre-
ziosimineralieleimportantivi-
taminechevengonosacrificati
dalla lavorazione industriale.
CereaLi in CHiCCHi.
Può va-
lere la pena, dunque, imparare
Non solo grano
Nella piramide alimentare, i cereali
occupano una parte importante.
Ma non c’è solamente il grano.
Un’offerta che voglia puntare al
benessere dovrebbe prendere in
considerazione altri importanti
cereali. Meglio se integrali.
di Alberto Fiorito*
Nella piramide alimentare
alla base vi sono i cibi quotidiani,
al vertice quelli da consumare
con minore frequenza




