GIU. LUG. 2015
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U
n modo di consumare
il cibo in un momento
conviviale, informale e
veloce che, con il suc-
cesso dell’happy hour, si è conso-
lidato e progressivamente anche
un po’ cambiato, sostanzialmente
riavvicinandosi ai sapori della no-
stra tradizione italiana e regionale.
Sarà la voglia del consumatore di
ritornare ai buoni sapori nostrani,
sarà la tendenza a preferire speciali-
tà a “chilometro breve”, sarà l’ampia
varietà di prodotti e ricette che la
tradizione italiana mette a dispo-
sizione dei professionisti, fatto sta
che il finger food di matrice italiana
raccoglie sempre più consensi fra i
consumatori e le aziende alimentari
sono pronte a soddisfare questa esi-
genza con un’ampiezza di proposte
veramente notevole, che allo stesso
tempo garantiscono una sicura riu-
scita, tempi rapidi di realizzazione
e controllo del food cost.
DAL SEMILAVORATO AL PRON-
TO.
Eduardo Mainardi - fondatore
e amministratore di Mainardi Food,
azienda socia Cic e attiva sul terri-
torio friulano - lo conferma: «Per
realizzare finger food chi è dotato
di personale specializzato e cucine
attrezzate ci richiede prodotti se-
milavorati per la realizzazione di
stuzzichini dolci o salati, come le
paste frolle salate e dolci o i gusci
d’uovo naturali di Ice Wer.
Ma per una proposta finger food
adatta anche a locali meno strut-
turati c’è la possibilità di puntare
a prodotti pronti di qualità, che ri-
solvono brillantemente le esigenze
del bar, della banchettistica oltre
che del ristoratore. C’è da dire che
nel nostro territorio la cultura del
prosciutto è molto radicata (siamo
nella zona del San Daniele) così di
solito in ogni buffet non manca mai
un prosciutto nella morsa, tagliato
al momento. Così come si usa mol-
tissimo il prosciutto cotto in crosta
di pane, tipico di Trieste.
Ai nostri clienti è risultato parti-
colarmente gradito anche un altro
prodotto fresco che distribuiamo,
la mozzarella di bufala campana da
5 kg, assai scenografica. Accanto a
questi tre capisaldi, il fritto è sem-
pre richiesto: i pezzetti di baccalà
pastellati, mozzarella in carrozza,
le verdure panate o pastellate so-
no sempre richieste, e costituiscono
ormai un classico».
AUMENTANO LE REFERENZE.
Il
“polso” del mercato, visto dal punto
di vista del produttore ce lo fornisce
Salvatore Varriale di Rispo, moderna
azienda che, oltre a prodotti per la
prima colazione, produce soprat-
tutto una ricca varietà di specialità
salate surgelate.
«L’attualità della nostra realtà com-
merciale è quella di dover soddi-
sfare l’esigenza di tipologie di una
clientela sempre più variegata.
Dobbiamo pensare alle esigenze
Cocktail, rinfreschi, buffet, serate a tema, feste
di laurea, incontri di lavoro.
Ogni occasione è buona per fare snacking:
una tendenza ormai consolidata quella degli
stuzzichini. E i frittini la fanno da padrone
Finger food,
all’italiana però!
IN DISPENSA
DI MARIELLA BONI




