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GIU. LUG. 2015

24

U

n modo di consumare

il cibo in un momento

conviviale, informale e

veloce che, con il suc-

cesso dell’happy hour, si è conso-

lidato e progressivamente anche

un po’ cambiato, sostanzialmente

riavvicinandosi ai sapori della no-

stra tradizione italiana e regionale.

Sarà la voglia del consumatore di

ritornare ai buoni sapori nostrani,

sarà la tendenza a preferire speciali-

tà a “chilometro breve”, sarà l’ampia

varietà di prodotti e ricette che la

tradizione italiana mette a dispo-

sizione dei professionisti, fatto sta

che il finger food di matrice italiana

raccoglie sempre più consensi fra i

consumatori e le aziende alimentari

sono pronte a soddisfare questa esi-

genza con un’ampiezza di proposte

veramente notevole, che allo stesso

tempo garantiscono una sicura riu-

scita, tempi rapidi di realizzazione

e controllo del food cost.

DAL SEMILAVORATO AL PRON-

TO.

Eduardo Mainardi - fondatore

e amministratore di Mainardi Food,

azienda socia Cic e attiva sul terri-

torio friulano - lo conferma: «Per

realizzare finger food chi è dotato

di personale specializzato e cucine

attrezzate ci richiede prodotti se-

milavorati per la realizzazione di

stuzzichini dolci o salati, come le

paste frolle salate e dolci o i gusci

d’uovo naturali di Ice Wer.

Ma per una proposta finger food

adatta anche a locali meno strut-

turati c’è la possibilità di puntare

a prodotti pronti di qualità, che ri-

solvono brillantemente le esigenze

del bar, della banchettistica oltre

che del ristoratore. C’è da dire che

nel nostro territorio la cultura del

prosciutto è molto radicata (siamo

nella zona del San Daniele) così di

solito in ogni buffet non manca mai

un prosciutto nella morsa, tagliato

al momento. Così come si usa mol-

tissimo il prosciutto cotto in crosta

di pane, tipico di Trieste.

Ai nostri clienti è risultato parti-

colarmente gradito anche un altro

prodotto fresco che distribuiamo,

la mozzarella di bufala campana da

5 kg, assai scenografica. Accanto a

questi tre capisaldi, il fritto è sem-

pre richiesto: i pezzetti di baccalà

pastellati, mozzarella in carrozza,

le verdure panate o pastellate so-

no sempre richieste, e costituiscono

ormai un classico».

AUMENTANO LE REFERENZE.

Il

“polso” del mercato, visto dal punto

di vista del produttore ce lo fornisce

Salvatore Varriale di Rispo, moderna

azienda che, oltre a prodotti per la

prima colazione, produce soprat-

tutto una ricca varietà di specialità

salate surgelate.

«L’attualità della nostra realtà com-

merciale è quella di dover soddi-

sfare l’esigenza di tipologie di una

clientela sempre più variegata.

Dobbiamo pensare alle esigenze

Cocktail, rinfreschi, buffet, serate a tema, feste

di laurea, incontri di lavoro.

Ogni occasione è buona per fare snacking:

una tendenza ormai consolidata quella degli

stuzzichini. E i frittini la fanno da padrone

Finger food,

all’italiana però!

IN DISPENSA

DI MARIELLA BONI