IN PROFONDITÀ
Food senza frontiere
L’industria italiana del food investe sempre più sulla formazione delle risorse
umane. Scuole e Università specialistiche offrono il loro contributo accademico.
Ma non sono le sole
APR. MAG. 2018
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DI ALESSANDRO VERGALLO
O
ggi il mercato enoga-
stromico per essere
all’avanguardia è di-
ventato più esigente
e performante.
Il cliente ha bisogno di continue ri-
sposte che scaturiscono dalla quo-
tidianità e le aziende coinvolte, di
conseguenza, devono essere in grado
di informarlo, magari, anticipandogli
le tendenze che potrebbero contribu-
ire a uno sviluppo più veloce delle
attività.
Il food continua a preservare le sue
caratteristiche funzionali nutrizio-
nistiche ma da qualche decennio è
maturo per allargare i suoi orizzonti.
Strizza l’occhio a settori che fino a
qualche anno fa erano estranei al suo
mondo: comunicazione, formazione
e design.
Le industrie italiane enogastronomi-
che dunque, per essere competitive,
osano, varcano le loro frontiere ter-
ritoriali, stringendo, se necessario,
partnership con realtà affini o con
enti, università e accademie quali-
ficate del settore enogastronomico.
Un mondo sistemico, globale, i cui
aspetti spaziano dalla produzione al-
la trasformazione, dalla promozione
alla commercializzazione. Parterre in
cui nascono le nuove figure profes-
sionali che, a pieno titolo, entrano a
far parte dell’industria della cucina
italiana, rinomata in tutto il mondo.
Universo dinamico, in continuo di-
venire che attualmente risulta essere
uno dei settori trainanti dell’econo-
mia italiana.
Ed è per questo che le imprese espan-
dono i loro confini e spalancano le




