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APR. MAG. 2018

Nel migliore dei modi, perché

sempre più attento. In Italia non

abbiamo tutti la mentalità di spen-

dere tanto per mangiare. Ma le

cose stanno cambiando e il consu-

matore è migliorato. Ha tante altre

priorità, l’occupazione in primis,

ma tra queste ha iniziato a riser-

Ottanta e Novanta erano gli anni

del nuovo benessere italiano. Infi-

ne, storia recente, la tivù e i talent

hanno sdoganato definitivamente i

cuochi stellati”.

Come si relaziona oggi il merca-

to nei confronti dell’alta qualità?

vare risorse destinate alla propria

alimentazione.

Alta qualità è sinonimo di inac-

cessibilità e alti costi?

No. O comunque non sempre.

Girando per l’Italia è possibile

scoprire posti in cui si mangia in

modo eccelso e a prezzi più che

ragionevoli. Se stiamo parlando

di impresa, in Italia possiamo fare

grandi cose. In un grande ristoran-

te in Francia - dove non ci sono

primi piatti in menù - lo scontrino

medio va da un minimo di 80 fino

ai 300 euro. Il mio suggerimento

quindi è di rivedere i menù della

propria attività.

Come giudica la filiera italiana,

oggi?

Nella 593esima puntata di Mela-

Verde, trasmissione nata nel 1998,

abbiamo festeggiato vent’anni:

anni di racconti, di regione in re-

gione, di paese in paese, per cer-

care appunto di raccontare la filie-

ra nazionale. E ci sono tantissime

cose ancora da scoprire e riscopri-

re sul territorio.

Cesare Lanza ed Edoardo Raspelli