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APR. MAG. 2018

PRIMO PIANO

DI ANNA MUZIO

Un contratto tutto per noi

Per la prima volta e dopo lunghe contrattazioni viene firmato un accordo che tiene

conto delle specificità e dei nodi del settore. Puntando a una maggiore produttività,

flessibilità e competitività

U

n contratto nazionale

di lavoro nuovo, auto-

nomo e per la prima

volta specificamente

dedicato al fuori casa: è quello sot-

toscritto per i lavoratori dei Pubbli-

ci Esercizi e della Ristorazione dai

rappresentanti della Federazione

Italiana dei Pubblici Esercizi, di

Angem, di Legacoop Produzione e

Servizi, e di Filcams CGIL, Fisascat

CISL e Uiltucs UIL. Abbiamo chiesto

a Silvio Moretti, Direttore dell’Area

Relazioni sindacali, previdenziali e

formazione di Fipe, di delinearci le

principali novità.

ORARIO DI LAVORO

È stato definito un sistema di mo-

dulazione chiamato ‘multiperiodale’.

Le aziende possono utilizzare una

flessibilità dell’orario di lavoro sino

al limite di 48 ore settimanali per un

periodo massimo di 20 settimane, a

fronte di una pari riduzione in altret-

tanti periodi. “Ad esempio se lavoro

48 ore per 20 settimane le mie pre-

stazioni saliranno a 32 ore per altre

20 settimane. Questo consente una

migliore organizzazione della gestio-

ne della forza lavoro e un risparmio

dal punto di vista dei costi, perché

l’ora di straordinario che prima sa-

rebbe scattata alla quarantunesima

ora scatta alla quarantanovesima ora.

Si adotta insomma un regime di 48

ore con una retribuzione media”.

FORME CONTRATTUALI

FLESSIBILI

Il precedente contratto del 2010 non

aveva potuto recepire le nuove nor-

me sul mercato del lavoro derivanti

dalle leggi Fornero, dal decreto le-

gislativo Letta e dal Jobs Act. Alcuni

istituti sono stati perfezionati.

L’apprendistato consente ai giovani

di fare una sperimentazione on the

job. Le aziende che nonhannodipen-