Beverage_69 - page 7

BEVERAGE&GROCERY
5
motivisalutisticicheper lanecessità
di adeguarsi alle nuove normative
sulconsumodeglialcolici.Sulmon-
do degli spirits è giusto fare anche
un’ulteriore riflessione: la sempre
crescente pressione promozionale
hacontribuitoarafforzareilfenome-
nodel canaleparallelo,percuimolti
deivolumi sviluppati ingdnonsono
destinati al consumodomestico,ma
dirottati sulcanaledegli intermedia-
ri (bar, ristoranti).
Come dicevo, insieme agli amari, è
la birra ad avvantaggiarsi di questa
propensione verso le gradazioni
ridotte.Maparliamoessenzialmente
delle specialty (+5,9%), a conferma
del un trend, già abbondantemente
evidenziato, che porta il consuma-
tore alla ricerca di prodotti di qua-
litàmedio-alta.Nonbene, invece, le
light, forse penalizzate, nel ricordo
dei consumatori, dalla connotazio-
ne organolettica, eccessivamente
dolciastra, che le caratterizzò ai
tempi del loro esordio. Sui vini, il
cuiandamentononbrilla,pesamolto
l’aumento dei costi di produzione
registrato loscorsoanno.Asoffrirne
dipiù,sonospecialmenteletipologie
piùeconomichecome ilbrick,sucui
l’incremento di listino è arrivato a
pesareanche il20% inpiù.
Meglio per il vetro da 0,75 L che,
partendo da un livello di prezzo
di alto ha ammortizzatomeglio la
maggiorazione, attestandosi al 5%,
circa.
Quanto agli spumanti, infine, una
cosaècerta:chidicespumanteoggi,
diceprosecco.Èquesta la tipologia
cheoggivaper lamaggiore: esulla
sua scia, continua a crescere bene
anche ilMüller-Thurgau. Soffrono
unpo’, invece, Pinot eRiesling.
Segnopositivo, infine, per il classi-
co chebeneficiadel potente calodi
cui in quest’ultimo periodo è stato
vittima lochampagne
Bevande alla frutta
e carbonated
Le bevande alla frutta sono forte-
mente penalizzate: ad aggravare
ulteriormente la situazione contri-
buiscono le pessime performances
degli smoothies.
Abbiamo quindi, una volta di più,
la conferma di come il loro boom
di qualche anno fa sia stato soloun
fenomeno passeggero incapace di
creare (comemolti invece speravo-
no)unaveraepropriacategoria. In
lineageneralecomunque è l’intero
segmento a navigare in cattive ac-
que: la verità è che la propensione
al consumo va verso prodotti più
naturali, magari privilegiando so-
luzioni fai da te come la spremuta
casalinga…
Anche l’andamentodeisoftparlada
sé.Ègiustoperòaggiungereunpaio
di osservazioni. La prima riguarda
le cole, dove il leader di mercato
ha deciso di cambiare strategia di
packaging: mentre prima lavorava
moltosuivolumi,oggi,con il lancio
di nuovi formati, ha cambiato stra-
da,preferendofocalizzarsisulvalo-
re. L’altra precisazione riguarda le
lemonades e il loro+6,5: in questo
caso siamodavanti aduna reazione
positiva del mercato, innescata da
un incremento assortimentale ope-
rato damarchi leader. Vediamo se
si trattadi unepisodioeffimeroodi
una ripresa strutturale…
Energydrink
Ancora una volta è quello degli
EnergyDrink l’unicomercato con
performances realmente antici-
cliche: +6,3%, infatti, è un ottimo
risultato, che contestualizzatonella
situazioneattuale, assumeconnota-
zioni ancorapiùpositive.
Sono prodotti graditi e modaioli,
destinati ad un pubblico giovane
e sempre più connessi al mon-
do del grande sport. Quanto al-
la loro destinazione d’uso, che
strizza l’occhio anche alla mixa-
bility, possiamo senz’altro dire
che è uno dei loro punti di forza.
Il recente ingressonell’agonecom-
petitivodi un leader comeMonster
hasenzadubbiodeterminatounsen-
sibileincrementoassortimentale.
B
TOTALE ITALIA
IPER+SUPER+LSP- VAR.% INVOL. SU 2013
TotaleBirra
-0,4%
Standard
-0,3%
Sophistication
-3,5%
Special Beer
5,9%
Analcoliche+ Light
-9,9%
Saving
-2,5%
BeerMix
193,8%
Fonte: Iri
TOTALE ITALIA
IPER+SUPER+LSP- VAR.% INVOL. SU 2013
Tot Bevande alla frutta
-7,1%
Uht
-6,9%
Freschi
-15,6%
Tot Spumanti
2,8%
Charmat dolce
-4,1%
Charmat secco
7,1%
Classico
1,5%
Fonte: Iri
Le isotoniche possono definirsi iper
stagionali e questo spiega bene
il calo verticale del 13,4%
1,2,3,4,5,6 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,...68
Powered by FlippingBook