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LUGLIO/AGOSTO 2015
cenni di ripresa dopo un lungo periodo
di contrazione delle vendite.
Va detto che i differenziali di crescita
vanno visti anche alla luce dell’evolu-
zione in termini di rete di vendita dei
diversi canali; se escludiamo l’ormai
storica contrazione numerica del Libero
Servizio Piccolo (i negozi di prossimità
con metratura inferiore a 400 mq), la
scelta strategica di alcune Insegne è stata
quella di orientarsi verso la formula “vir-
tuosa” del Superstore attraverso diverse
soluzioni: alcuni Ipermercati sono stati
totalmente riconvertiti in Superstore con
importanti cambiamenti anche in termini
di gestione assortimentale, politica pro-
mozionale, approccio comunicazionale
e - non ultimi - approvvigionamento e
logistica; in altri casi meno radicali, al-
cuni Ipermercati hanno semplicemen-
te diminuito la propria metratura pur
mantenendo le caratteristiche distintive
di canale, mentre gli Ipermercati di più
recente apertura sono stati direttamen-
te implementati su superfici di vendita
ben inferiori rispetto alle strutture over
10mila mq che hanno caratterizzato la
fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo
millennio; al contrario, al calo numerico
dei Supermercati si è accompagnato un
effetto di sostituzione tra la chiusura
di negozi più piccoli (mediamente <800
mq) e l’apertura di negozi più grandi
(mediamente >1300 mq).
415 427 445 449 443 442
8,634 8,554 8,563 8,521 8,492 8,487
392 412 429 424 438
465
2,210 2,287
2,413
2,571
2,444
2,657
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LE TENDENZE NEI FORMATI NEGLI ULTIMI ANNI
IPERMERCATI
SUPERSTORE
SUPERMERCATI*
DRUGSTORE
Fonte: IRI TopTrade – 1° gennaio 2015. *Escluso Superstore




