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MARZO/APRILE 2015

gono la posizione di secondo produtto-

re europeo, appena dietro la Spagna.

Si tratta di un prodotto assolutamente

anticiclico: vanta un’altissima penetra-

zione nelle famiglie italiane ed è una

delle proteine nobili a più basso costo.

Anche in un periodo in cui i consuma-

tori modificano il loro mix di acquisti,

il tonno trova spazio nel carrello della

spesa quotidiana, come del resto la car-

ne in scatola, a scapito di altri alimenti

proteici, magari equivalenti, ma di costo

più elevato.

Il settore ittico pur essendo ‘storico’

svolge un ruolo molto attuale perché

fornisce proteine di qualità, a prezzi

ancora contenuti. L’ostacolo principale

per il futuro potrebbe derivare dalla di-

sponibilità della materia prima, che per

la tipologia di prodotto, non può essere

mai data per scontata.

L’andamento

del canale moderno

Il mercato nel canalemoderno ha totaliz-

zato a sellout un fatturato di 916 milioni

di Euro nell’anno terminante a gennaio,

segnando una crescita del +1,0% rispetto

all’anno precedente, per un volume pari

a 85mila tonnellate (+0,1%).

Le 4 aree mostrano trend in linea con il

totale Italia, cioè una leggera crescita a

valore e stabilità dei volumi mentre tra

i canali si conferma anche in questa ca-

tegoria una sofferenza degli ipermercati

(-3,6% a valore e 5,1% a volume).

I supermercati, che veicolano poco più

del 65% dei volumi del mercato, si mo-

strano come il canale più dinamico se-

gnando una crescita di +2,9% a valore e

+2,0% a volume. In leggero calo il Libero

Servizio Piccolo. Stiamo parlando di un

mercato che a scaffale conta in media 68

referenze a scaffale (+1 rispetto all’anno

scorso) e che nel canale ipermercati arriva

ad offrire una media di 106 referenze.

Il tonno sott’olio è il principale segmento

e rappresenta più dell’83% dei volumi

della categoria per un fatturato a sellout

di 766milioni di Euro. Il segmento segna

una crescita a volume del +0,7%.

Il secondo segmento per importanza è

il tonno al naturale che veicola l’11% dei

volumi totali del mercato per un valore

di 95 milioni di Euro.

Questo segmento contribuisce in negati-

vo alla categoria e soffre di un calo del

3,0% a volume (- 0,9% a valore). I restanti

segmenti, tonno composto e insalate di

tonno – che insieme valgono più di 50

milioni di € - mostrano andamenti oppo-

sti: il primo si mostra in calo a volume

del -4,7% mentre il secondo è in crescita

del +1,7%.

Un uso smodato

della leva promozionale

Quello del tonno è uno tra più imponenti

mercati Lcc per dimensioni, ma senza

dubbio sempre più commodizzato, come

evidenzia il dato di pressione promozio-

nale: il 52% dei volumi è stato vendutio

in promozione nell’anno terminante a

gennaio 2015 con una crescita di 4 pun-

ti rispetto all’anno precedente. Il livello

di pressione promozionale arriva al 61%

se consideriamo il segmento del tonno

sott’olio fino a 300gr e se includiamo in

questo conto anche le confezioni con una

quantità omaggio. Arriveremmo ad un

livello ancora più alto se includessimo nel

conto della promozione anche i volumi

sviluppati delle cosiddette “confezioni

famiglia”. Questi numeri sono segnali

della maturità del mercato che richiede

ai produttori idee nuove per riuscire a

sganciarsi da una logica del prezzo più

basso che finisce per svilire la marca.

85 mila t

VOLUMI SVILUPPATI A.T.

GENNAIO 2015

916 mln

IL FATTURATO A SELL OUT

IL 52% DEI VOLUMI È STATO VENDUTO IN

PROMOZIONE NELL’ANNO TERMINANTE A

GENNAIO 2015, CON UNA CRESCITA DI 4 PUNTI

RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE