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MARZO/APRILE 2015
PROTAGONISTI
s
indall’inizio,
Sant’Anna
sièdotatadi
un’immagine chiara, forte, univoca
di naturalità e leggerezza, riassumi-
bili forse nella parola “bontà”: ecco
il messaggio che l’Azienda ha da sempre voluto
veicolare» – spiega
GianlucaBuzzegoli
, direttore
marketingdi
Fonti di VinadioSpa
. «Evoca, infatti
la montagna sin dall’etichetta, evoca le proprie
caratteristiche chimico-fisiche sin da subito con
l’immagine del bambino in etichetta». «E con l’ar-
rivo di Bio Bottle – prosegue Buzzegoli - la prima
bottiglia vegetale al mondo nel formato 1,5 litri,
l’unica in Italia, il concetto di bontà si è esteso
verso l’ambiente e il pianeta Terra, poiché nasce
dai vegetali e non dal petrolio, riduce i gas serra e
abbatte l’emissionedi CO2. Inpuntodimarketing
strategico Fonti di Vinadio ha saputo interpretare
e tradurre in un progetto concreto i valori nuovi
che ruotano intorno ai temi del benessere dei
cittadini edellagreeneconomy: la riduzionedegli
sprechi, l’attenzioneal fragile sistema ambientale,
l’impatto dei nostri gesti quotidiani su di esso».
Qualicodicisemantici,estetici,linguisticieico-
nografici si sono rivelati più coerenti con esso?
Abbiamo sempre mantenuto un punto fermo: co-
municare con trasparenza. Questo è stato ricono-
sciutodai nostri clienti, persinodalle associazioni
dei consumatori - si veda il premio Codacons
“Amico del Consumatore 2011” ad Alberto Ber-
tone, fondatore e presidente di Fonti di Vinadio.
Discendono da ciò la centralità del prodotto in
comunicazione,strumenticomelapubblicitàcom-
parativa e altri inviti a ragionar con lapropria testa
(ad esempio, con i test per rilevare in autonomia
il grado di durezza e la presenza dei nitrati). A
livello iconografico Sant’Anna ha scelto due ele-
menti ricorrenti: il cameo del neonato, presente
sulle etichette e i bollini di “qualità” (contenuto
minimo di sodio e basso residuo fisso). Icona tra
le icone, non dimentichiamolo, è la montagna
bianca che svetta sul cielo azzurro, contornata
in cima da un’aureola, per ribadire ancora una
volta la purezza e la bontà dell’acqua.
Quale la risposta da parte dei consumatori?
Estremamente positiva. Lo dimostrano non solo
i dati di vendita e la crescita costante nel tem-
po, anche negli anni di relativa contrazione del
comparto delle acque minerali, ma soprattutto
un mutamento di abitudini collettivo.
Oggi i consumatori vogliono essere ascoltati,
mai “imboniti”. Cosa avete dovuto cambiare
per allinearvi a queste aspettative?
In nome della trasparenza verso di essi, abbia-
mo solo dovuto aggiungere canali di ascolto e
di comunicazione: ci riferiamo naturalmente ai
social network, grazie ai quali, quasi in un’ottica
di customer service istantaneo, diamoattenzione,
ascoltiamo, rispondiamo.
È possibile oggi creare una sorta di fil rouge,
di sinergia tra le varie forme comunicative
adottate dai media?
Certamente sì, ed è fondamentale. Bisogna saper
cogliere lepeculiaritàdi ciascuncanale, costruen-
dosimultaneamenteun’esperienzaunicaeglobale
per ogni segmento di pubblico. La narrazione del
brand, di ogni brand, è fondata sulla coerenza.
S
Comunicare con trasparenza
ACQUA SANT’ANNA: IMMAGINE CHIARA, FORTE E UNIVOCA CHE EVOCA LA MONTAGNA




