Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  29 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 29 / 84 Next Page
Page Background

27

GENNAIO/FEBBRAIO 2015

efficacia, che La Doria sarebbe stata in

grado di supportare ulteriormente grazie

alla propria capacità commerciale.

Per questo abbiamo raccolto la sfida e an-

che perché, da quando nel 1995 La Doria

è stata quotata in Borsa, uno dei nostri

obiettivi imprescindibili è stato sempre

quellodi crescere e rafforzare laposizione

competitiva del Gruppo. L’acquisizione

della Holding Pafial è stata un ulteriore

tassello in questo processo di sviluppo

aziendale.

L’acquisizione è stata unanimemente

salutata come una scelta virtuosa in

unmomento in cui sempre più aziende

italiane lasciano il nostro Paese.

Cosa vi ha spinto a muovervi “contro

corrente”?

Ritengo che l’Italia, nonostante tutto,

possa essere ancora un Paese in grado

di attirare investimenti, a patto che si

abbiano obiettivi chiari. Nel nostro caso

abbiamo scelto una mission ben precisa:

operarenel foodmade in Italy che rappre-

senta ancora un “marchio”molto forte nel

mondo. Conquesta operazione, abbiamo

ampliato il nostro portafoglio con pro-

dotti a più alto valore aggiunto e contenuto di servizio,

rispetto ai nostri più tradizionali articoli potenziando

l’offerta alla Grande Distribuzione sia nel nostro Paese

che all’estero. Aver arricchito il nostro portfolio prodotti

con le linee dei sughi pronti ci mette nelle condizioni,

oggi, di affrontare le sfide dei mercati con una offerta

più ampia e una massa critica ancora più significativa.

L’acquisizione è stata una mossa importante, ma

comporta dei rischi?

Beh, diciamo che un rischio potrebbe risiedere nel pro-

cesso di integrazione, nel senso che potrebbe risultare

più ostico del previsto integrare in tempi brevi culture

aziendali differenti, nate e cresciute su sostrati culturali

non speculari. Ma si tratta comunque di rischi ponderati,

normalmente connessi alle acquisizioni aziendali.

I brandAlthea eDelfino sono caratterizzati daun’ele-

vata componente di servizio, come verrà segmentato

adesso il vostro portfolio prodotti?

Comedicevo, punteremosulla sinergia tra lanostra storica

proposta di PL (legumi, succhi e conserve), e quella delle

new entry, forti nei sughi pronti. Lavoreremo, inoltre,

sul brand Althea (specializzato nei monoporzionati)

I

principali termini dell’accordo hanno previsto per l’operazione un corrispettivo pari

a 65,2 milioni di euro. L’acquisizione è stata nanziata dalla liquidità aziendale per

un importo pari a circa il 40% mentre per il restante ammontare da un nanziamento

bancario.

LʼACCORDO

La mission dell’azienda è quella di operare nel food

made in Italy che rappresenta ancora un “marchio”

molto forte nel mondo.

640 mln

DI EURO IL FATTURATO

DEL GRUPPO LA DORIA

52,5 mln

EBITDA

circa 80%

L’EXPORT

Dati previsionali

2014

(senza impatto acquisizione i cui

effetti saranno visibili nel 2015):