APR. MAG. 2017
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*La dottoressa
Barbara Panterna è
un Medico-Chirurgo
con Perfezionamento
universitario in
Nutrizione umana
conseguito presso
l’Università Statale
di Milano. Si occupa
di educazione alimentare e
geriatria, docente/formatore
per la Regione Lombardia nei/
di Corsi di Primo Soccorso e
Microbiologia. Autrice di diversi
articoli di carattere medico/
scientifico e di romanzi presenti
su Amazon libri.
Ha recentemente pubblicato
con Passoni Editore: Storie di
ordinaria ginecologia, distribuito
in Italia da Bayer farmaceutica.
Svolge la sua attività medica
a Milano in regime di libera
professione.
tamina C) degli alimenti, in quanto
caratterizzati appunto da un eleva-
to contenuto di
vitamina A
e
C
. Ma
i fiori contengono altri nutrimenti
importanti come il
glucosio
, quin-
di forniscono un apporto di
car-
boidrati
, le
fibre
, i
sali minerali
come ad esempio il
potassio
, gli
oli essenziali
, l’
acqua
e sostanze
antiossidanti
come i
polifenoli
, i
f
lavonoidi
e i
carotenoidi
appor-
tando invece
poche calorie
, quin-
di possono essere utilizzati per la
preparazione di vivaci piatti light!.
Nonostante queste svariate pro-
prietà nutrizionali non bisogna
però abusarne in quanto potreb-
bero scatenare reazioni allergiche
in soggetti predisposti. Quindi for-
temente sconsigliati in gravidanza,
in soggetti asmatici e allergici in
genere.
Importante ricordare che non tutti i
fiori, pur belli che siano, sono com-
mestibili, anzi! Alcune varietà sono
infatti tossiche per l’uomo come ad
esempio il
fiore di patata
, di
melan-
zana
, di
asparago
, di
pomodoro
, di
peperone
.
Per poter essere considerati comme-
stibili a tutti gli effetti devono essere
coltivati in serra, affinché vengano
protetti dalle intemperie e, ovvia-
mente, senza l’utilizzo di pesticidi/
additivi chimici. Qualsiasi influenza
esterna potrebbe alterarne le pro-
prietà organolettiche ed è quindi
consigliabile acquistarli da aziende
serie, tracciabili e biologiche.
Devono essere raccolti al mattino
ed essere consumati freschi, cioè
aperti di giornata. Nella maggior
parte delle varietà vanno utilizzati
i petali, cioè la vera parte commesti-
bile, quindi vanno scartati il pistillo
e il gambo.
La conservazione non è facile in
quanto sono estremamente delica-
ti, tendendo al deterioramento pre-
coce; certo, possono essere essic-
cati ma ovviamente la resa visiva e
nutrizionale non è la stessa o essere
conservati in frigo, in sacchetti di
plastica o avvolti in carta assorben-
te, a temperature che oscillano tra
i 4 e i 6° fino a 4 giorni al massimo
dalla data di raccolta visibile sulla
confezione.




