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FEB. MAR. 2017

54

IN TAVOLA

te però: in Italia arrivava un Sake

di scarsa qualità che, spesso, era

servito o bevuto solo a fine pa-

sto in qualche ristorante cinese,

distanziandosi così anche dal vero

contesto di origine. Per fortuna le

cose sono cambiate, ora nel nostro

paese arrivano i cosiddetti prodotti

“Premium”, compreso il Sake. In

questo caso ne ho scoperto l’alta

potenzialità sia nella miscelazione

sia come compagno del pasto alla

stregua del vino.

Come ti ha ispirato l’idea di mi-

scelarlo?

Il Sake è una bevanda con un tasso

alcolico contenuto che si aggira me-

diamente intorno ai 15°. A seconda

del genere, può avere un gusto più

vicino al riso oppure un gusto dalle

note più fruttate e floreali, l’ideale

per creare degli ottimi aperitivi. Mi

sono basato su questi semplici fat-

tori... Come succede per gli alcolici

che uso quotidianamente, perché

non provare a realizzare qualcosa

con il Sake?

Con cosa si accorda alla perfezio-

ne e su cosa, invece, non trova

armonia?

Tra gli spirits funziona molto bene

con il Rum, è un forte alleato! Si abbi-

naancheconWhisky,Gino l’Umeshu,

il distillato di prugnole giapponese.

Inoltre esprime il meglio in compa-

gnia di frutta con alta acidità come

gli agrumi in generale, oppure con

lamponi,more, ciliegie, pesche e ana-

nas; ottimoanchecon lecucurbitacee,

ossia melone, anguria e cetriolo. Da

provare anche con essenze floreali

come la lavanda. Da evitare invece

l’accostamento con tutto ciò che ri-

guarda pere, ribes e mirtilli.

Nonostante trovi facili e moltepli-

ci abbinamenti, è molto diverso

il Sake dagli altri spirits? Come

dobbiamo considerarlo?

Bisogna essere precisi su una cosa

basilare: il Sake è un fermentato e

non un distillato, come invece molti

pensano. Può essere paragonato alla

birra e al vino e può essere utilizzato

nella stessa maniera. Sake è un ter-

mine che in Giappone ha il semplice

significato di “bevanda alcolica”, ed

è anche per questo motivo che si è

caduti in equivoci molto comuni e

difficili da correggere. Durante la

preparazione la sua gradazione al-

colica massima raggiunge i 20 gradi,

successivamente viene diluito con

acqua fino ai 14-15 gradi o, addirit-

tura, ai 4-5 gradi per i Sake frizzanti.

Anche in molti ristoranti va di

moda bere un cocktail prima di