FEB. MAR. 2017
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IN SALA
Il pluriuso è più sostenibile
Agli chef piace l’usa e getta, ma se a scegliere fosse l’ambiente forse
deciderebbe diversamente, almeno stando alla ricerca di Ambiente
Italia “LCA comparativo tra tovagliato tessile e in carta nel settore
risto-alberghiero”, realizzata per conto del Consorzio Lavanderie
Toscane. Secondo gli estensori dell’indagine, comparando un dato
medio di durata come i 94 lavaggi di un singolo tovagliato in tessuto
con l’impatto ambientale di 94 tovagliati monouso, il tessuto si dimostra
più virtuoso della carta in tutti i parametri presi in esame. Il risparmio
è costante per quanto riguarda risorse rinnovabili e non rinnovabili,
consumo d’acqua, riscaldamento globale, assottigliamento della fascia
d’ozono, acidificazione, eutrofizzazione, rifiuti pericolosi e non.
non è possibile cambiare spesso, per
ragioni di costo – sottolinea – con un
servizio di lavanderia il cambio dei
tovagliati va pianificato con mesi di
anticipo e in una gamma comunque
ristretta. Con l’usa e getta si può cam-
biare look al ristorante tra pranzo
e cena, secondo le stagioni oppure
creare ‘apparecchiature’ ad hoc in
occasioni di eventi speciali».
Il problema è forse il percepito del
cliente, che soprattutto in ristoranti
con un coperto non trascurabile,
non si aspetta certo un tovagliato
monouso. «Anche il vissuto dell’av-
ventore sta cambiando – conclude
Roberto Carcangiu – e poi l’abilità
del ristoratore sta nello selezionare
il monouso giusto sulla base del
proprio locale. Attualmente c’è la
più ampia possibilità di scelta per
colori, fantasie, grammature, qualità
e livello di spesa. Gli usa e getta di
buon livello si riconoscono».
Roberto Carcangiu




