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I

l tavolo piace minimal. Que-

sto, almeno stando a quanto

racconta Roberto Carcangiu,

presidente di APCI, Associa-

zione Professionale Cuochi Italiani.

«La tendenza – ci spiega – è quella di

levare piuttosto che di aggiungere:

le tovaglie si fanno più semplici,

ai tessuti da lavare si prediligono

le soluzioni monouso. Questo non

vale solo per i locali che propongo-

no una ristorazione veloce e menù

economici, ma anche per i ristoranti

di un certo livello, che hanno or-

mai a disposizione prodotti di alta

qualità anche nell’ambito dell’usa

e getta. Il tovagliato di tipo tradi-

zionale, in cotone lavabile, rimane

appannaggio delle strutture “old

style”, oppure nell’ambito della

banquettistica, dove il ristoratore

si adegua alle richieste dei clienti».

Anche le apparecchiature più for-

mali e gourmand seguono questa

tendenza e non fanno eccezione

neppure i grandi chef. I motivi?

«Anzitutto il vil denaro – sottoli-

nea Carcangiu – indubbiamente

un posto tavola usa e getta, anche

Anche il lavabile è tecnico

Anche il tovagliato multiuso si

evolve, andando verso soluzioni

che semplificano la gestione

per il ristorante. Per esempio ci

sono i tessuti antimacchia, che

possono essere lavati a 30°C

con il ciclo delicati. La proprietà

antimacchia è ottenuta trattando

il filo prima della tessitura, in

questo modo le proprietà non si

perdono con il susseguirsi dei

lavaggi. Le tovaglie hanno una

durata tra i 5 e gli 8 anni, per cui

l’investimento per l’acquisto può

essere ammortizzato. Questo

tipo di tovaglie possono essere

abbinate con facilità con tovaglioli

e coprimacchia, anche monouso.

di buona qualità costa comunque

meno del tessuto, che richiede una

gestione più complessa: lavaggio,

asciugatura, stiratura, in proprio o

attraverso il servizio di lavanderia,

trasporto dello sporco e del pulito.

In passato molti di noi utilizzavano

questa opzione ma ormai è molto

meno diffusa perché la proposta

delle lavanderie aveva dei limiti sia

nella qualità e nella varietà dei tes-

sili proposti, sia perché i detergenti

usati per garantire l’igiene avevano

un impatto piuttosto marcato sul

tessuto, anche a livello di odore».

Inoltre scegliere l’usa e getta per-

mette al ristoratore grande libertà di

variare. «Con il tessile di proprietà

FEB. MAR. 2017

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