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APR. MAG. 2016

44

QI

STAR BENE A TAVOLA

in certi periodi abbiamo

considerato lo zucchero come

l’alimento più importante,

ora è quasi un veleno

bisogno. A qualcuno sarà ve-

nuto in mente il consiglio dei

nostri anziani che ci invitava-

no ad alzarci da tavola con

ancora il senso di fame attivo:

non conoscevano la leptina,

ma possedevano la saggezza.

La funzionedi depositodi tos-

sineèaltrettantoaffascinante.

Molte delle sostanze tossiche

che respiriamo o ingeriamo

con il cibo o prendiamo sotto

forma di farmaci non posso-

no essere eliminate dal cor-

po. Quelle liposolubili ven-

gono diluite nel grasso e qui

nascoste.

SATURI, INSATURI OESSEN-

ZIALI.

Dal punto di vista ali-

mentare distinguiamo i gras-

si saturi e quelli insaturi. Nel

primo caso avremo molecole

stabili che, una volta ingerite,

avranno funzioni strutturali e

di deposito di energia. I gras-

si insaturi hanno prevalente-

P

er lamaggior parte del

tempo in cui l’uomo è

stato presente sulla

terra mangiare era un esclusi-

vo sistema di sopravvivenza.

Poi sono arrivati i cuochi!

Inrealtà,battuteaparte,ilvero

momento di viraggio tra la

nutrizione allo scopodella so-

pravvivenza e l’alimentazione

piùfinalizzataallasoddisfazio-

ne del gusto potrebbe essere

la rivoluzione industriale dei

primi dell’ottocento quando

sia grazie alle nuove macchi-

ne, sia grazie all’applicazione

delle tecnologie che queste

permettevano sul cibo, il mo-

dello alimentare del mondo è

drasticamente cambiato.

CIBO E SALUTE.

Più o meno

un secolo dopo si è comincia-

to a parlare del collegamento

traciboesalute.Inquestocon-

testo, come in altri, i modelli

alimentari hanno subito l’in-

flusso delle mode culturali del

momento. Per unpo’abbiamo

pensato che i cibi industria-

li fossero migliori perché più

puliti; in certi periodi abbiamo

considerato lozuccherocome

l’alimento più importante, ora

è quasi un veleno; abbiamo

assegnatoalla carne il simbolo

del benessere per poi renderci

conto che può rappresentare

una tra le fonti principali del-

le nostre malattie; abbiamo

collegato l’abbondanza delle

forme alla bellezza ed alla pro-

speritàmentre ora viviamo un

momento storico in cui al so-

vrappeso sono assegnate pe-

santi responsabilità per molti

tipi di patologie.

I TESSUTI GRASSI.

In effetti

anchedalpuntodivistascien-

tifico questa sembra essere

l’epoca di una attenzione par-

ticolare al grasso, altrimenti

detto tessuto lipidico. Fino a

poco tempo fa si pensava che

nelnostrocorpoavesselafun-

zione di deposito di energia e

di protezione termica. Mol-

to recentemente si è inve-

ce scoperto che il grasso ha

probabilmente una funzione

immunitaria e certamente

una funzione endocrina oltre

a costituire un deposito per le

tossine che quotidianamente

ingeriamo col cibo.

Queste ultime due funzioni

sono davvero interessanti.

Man mano che mangiamo

le cellule grasse trasforma-

no l’informazione di sazietà

in un ormone, la leptina, che

ha l’incarico di andare ad in-

formare l’ipotalamo, la no-

stra centralina di controllo, di

aver mangiato a sufficienza.

Questi spegnerà i centri del-

la fame e attiverà quelli della

sazietà. Purtroppo, prevalen-

temente per ragioni sociali e

culturali, è molto facile diven-

tare leptino-resistenti, ovvero

insensibili a questi stimoli e

continuare a mangiare anche

quando non ce ne sarebbe

Quando il cibo ha cominciato a essere collegato con la salute sono cambiati i

riferimenti legati alla conoscenza di alcuni ingredienti e componenti fondamentali.

E l’attenzione si è focalizzata sui grassi

di Alberto Fiorito*

Grassi buoni o cattivi?