APR. MAG. 2016
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nerazioni a vivere differentamente
la notte e il divertimento, il tutto
mediato dalla tecnologia digitale.
Così, se l’antico adagio “bere meno,
beremeglio” rimaneancoradi grande
attualità, soprattuttoper le restrizioni
imposte dal codice della strada, le
persone sono alla ricerca di qualcosa
di speciale con cui condire la propria
serata. «Il cocktail – spiega Libardi
– deve essere sorprendente sotto il
punto di vista visivo, dell’immagine,
ma il buon barman non deve fermar-
si a questo. Anzi, la piacevolezza al
palato è fondamentale. Il buon bar-
man deve saper tarare le proposte
in base ai gusti presunti o esplicitati
dal cliente e deve condire il tutto
con una robusta dose di storytelling,
descrivendo gli ingredienti, il perché
della scelta e condendo il tutto con
consigli sulla degustazione. Si tratta
di un’operazione spesso non facile,
soprattutto quando si lavora rapida-
mente, ma è un’operazione necessa-
ria per fare accrescere la cultura di
chi sta dall’altra parte del bancone».
Ogni singolo
giorno
4
cl
Z44 Dry Gin
1,5
cl
Distilllato di pere
Williams Roner
1,5
cl
Cardamon syrup
1,5
cl
Lime
TOP GINGER BEER
Konka&
Kibuddha
3,5
cl
Gewürtztraminer
Roner
3
cl
Vermut dry
1,5
cl
Sugar salty syrup
1,5
cl
Lime
CRUSTAS DI CIPOLLA
BRUCIATA




