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APR. MAG. 2016

35

di cottura; la varietà dei processi di

cottura e il fatto che essi possano es-

sere combinati, forniscono all’utente

un numero praticamente illimitato

di possibilità».

Come detto, l’aria calda e il vapore

hanno caratteristiche fisiche diverse

che comportano tempi di cottura e

temperature diverse e la possibilità

di combinare i due processi permette

di diminuire i tempi di cottura e di

ottenere unamolteplicità di pietanze

in modo molto semplice. «La cottu-

ra a vapore – prosegue – permette

di mantenere il colore, le proprietà

nutrizionali, la consistenza ottimale

dei prodotti, cosa che nella cottura a

immersione in acqua bollente si per-

de quasi totalmente. Inoltre cucinare

a vapore significa risparmiare il 50%

di acqua ed energia, nonché il 30%

di tempo. SelfCookingCenter dispo-

ne dell’iCookingControl, la funzione

di assistenza che utilizza processi di

cottura integrati e permette di rag-

giungere i risultati desiderati con la

massima precisione, semplicemente

premendo un tasto: questa caratteri-

stica consente l’utilizzo dell’apparec-

chio anche ai meno esperti, anche

se l’apparecchio può sempre essere

utilizzato in modalità manuale».

Pablo Torres è Corporate chef di Rational

Roberto Carcangiu, chef, formatore e presidente Apci

Forno a vapore,

tre motivi a favore

TEMPO.

Permette

di cucinare a temperature

inferiori e in maniera più

veloce rispetto a un forno

ad aria

GUSTO.

Conserva meglio

il gusto e le proprietà

nutrizionali dell’alimento

crudo

RISULTATO.

Utilizzare

un forno combinato

permette di dare al piatto

il giusto mix di sugosità

e croccantezza ai piatti

Secondo Roberto Carcangiu,

l’investimento necessario

per acquistare un forno

a vapore arriva fino a 8.000-

10.000 euro, circa il doppio

rispetto a un forno tradizionale.

Sul fronte dei consumi non ci

sono grandi differenze

tra i due sistemi: allo spunto

il consumo è per entrambi

intorno a 10 kW; a regime

il forno a vapore si aggira

intorno a 5-6 kW. L’energia

che si risparmia cuocendo

a temperature inferiori, si

impiega comunque per portare

l’acqua allo stato di vapore.

Ma quanto costa?

nell’impasto farina con un contenu-

to proteico non troppo alto, come

quella di grano tenero. Per esempio

è un sistema ottimo per cuocere dei

ravioli ripieni con pesce crudo».

DUETIPOLOGIE.

Sono due le tipo-

logie di forni a vapore in commercio:

quelli definiti a vapore diretto in cui

l’acqua viene inviata su una piastra

rovente posta nella camera di cottura

che la vaporizza e quelli dotati di un

boiler che porta l’acqua alla tempe-

ratura desiderata e la insuffla sotto

forma di vapore all’interno del forno.

«La prima, più semplice – commenta

RobertoCarcangiu – è anche lameno

costosa, ma non permette di realiz-

zare la cottura a bassa temperatura

e la regolazione della temperatura

è più difficile».

Le soluzioni più evolute combinano

la cottura a vapore con quella ad aria

calda. «Un forno combinato – spiega

Pablo Torres, Corporate chef Ratio-

nal – è un apparecchio professionale

che utilizza sia l’aria calda che il

vapore per la cottura degli alimenti,

ampliandodi molto le applicazioni di

cottura rispetto ai forni tradizionali

che utilizzano solamente l’aria calda.

Infatti, nel SelfCookingCenter è pos-

sibile scegliere se utilizzare solamen-

te l’aria calda, solamente il vapore o

se combinare entrambe le modalità