Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  36 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 36 / 68 Next Page
Page Background

DIC. GEN. 2016

34

c’è ancora la pericolosa abitudine di

far raffreddare gli alimenti all’aria,

senza curarsi dei possibili rischi di

sicurezza alimentare. Eppure basta

provare questa macchina per capi-

re come migliora sia la qualità del

prodotto che l’organizzazione del

lavoro».

«L’utilizzo dell’abbattitore-surgelato-

re rapido di temperatura – afferma

Giacomo Spampinato, Marketing

Manager di Angelo Po - garantisce

la sicurezza del prodotto e la sua

qualità: impossibile distinguere

un prodotto fresco da un prodotto

abbattuto e/o surgelato! La rapidi-

tà del processo, entro 240 minuti,

evita, rispetto ai tradizionali metodi

di congelamento, la trasformazione

dei liquidi presenti nell’alimento in

macrocristalli causa del danneggia-

mento della struttura, garantendo

la formazione di microcristalli che

preservano la struttura dell’alimen-

to: durante la fase di scongelamento

non si avranno perdite di liquidi, di

consistenza, di peso o fragranza».

MACCHINE EVOLUTE. Oggi poi

sono disponibili macchine evolute,

capaci di passare, semplicemente

selezionando un programma, dal

caldo al freddo, in modo da trasfor-

mare l’abbattitore in una macchina

dai molteplici usi. «L’introduzione

IN CUCINA

IL PARERE DELLO CHEF/1

'E´ 1EXMPHI GSTIVXM

EFFEXXMXSVM

N

on è necessario preparare un numero elevatis-

simo di coperti per ammortizzare l’investimento

di un abbattitore. Lo dimostra il fatto che Andrea

Incerti Vezzani - chef del ristorante Ca’ Matilde a Quat-

tro Castella (RE), una stella Michelin – nonostante i 35

coperti, ne ha due.

«Il mio menù – spiega – comprende 4 antipasti, 4 pri-

mi, 4 secondi e 4 dessert declinati nelle tipologie carne,

pesce, vegetariano, tradizionale. I clienti che più si fida-

no di noi optano per il menù sorpresa: scelgono quale

tipologia vogliono, ci comunicano se hanno qualche

desiderio particolare e il numero di portate e noi co-

struiamo il menù. Avere due abbattitori mi permette di

organizzare meglio il mio lavoro: utilizzo un abbattitore

per la conservazione positiva a +3°C e le lavorazioni

ad alta temperatura (cottura, lievitazione...), uno per il

sotto zero. I modelli di ultima generazione permettono

di passare direttamente dalla cottura a bassa tempera-

tura, all’abbattimento (positivo o negativo), al rinveni-

mento, semplicemente impostando il programma.

Così possono lavorare anche nelle ore o nelle giorna-

te di chiusura. Certo potrei fare tutto questo anche in

un forno tradizionale, ma poi dovrei avere una persona

che sposta il piatto dal forno all’abbattitore e non potrei

sfruttare le ore in cui la cucina è vuota. Molte attrez-

zature cuociono ma non raffreddano, altre raffreddano

ma non cuociono; con MultiFresh di Irinox puoi fare

entrambe le cose in completa autonomia con pochi

semplici passaggi.

Poi è fondamentale impostare la temperatura di abbat-

timento ottimale per ciascun alimento: per poter ser-

vire il pesce crudo bisogna portarlo a -40°C, mentre il

pane va portato al massimo a -15/-16°C, altrimenti nel

rinvenimento si stacca la crosta».

Funzione Multilevel

dell’abbattitore di temperatura

Infinity (Afinox): per gestire

correttamente la temperatura

delle diverse teglie, assicurando la

qualità dei prodotti.

Abbattitore di Angelo Po all’interno di una cucina professionale