DIC. GEN. 2016
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su questa produzione di pregio del
Made in Italy, nota ed esportata in
tutto il mondo. E se è pur vero che,
come dice Lorenzo Bazzana di Coldi-
retti, “I fatti recenti dimostrano che
i controlli ci sono, che abbiamo gli
anticorpi per individuare queste cri-
ticità” (nel 2014 sono stati sequestra-
ti 10 milioni di euro di olio grazie
a oltre 6 mila controlli), la doman-
da all’operatore della ristorazione
come all’uomo della strada sorge
spontanea: come fare ad assicurarsi
della qualità dell’olio che usiamo?
L’abbiamo chiesto a chi l’olio Evo lo
produce e lo vende da anni.
LA PRODUZIONE ITALIANA NON
BASTA. In fatto di olio d’oliva l’Italia
è un Paese deficitario: produciamo
circa un terzo del necessario perché
siamo grandi consumatori oltre che
grandi esportatori. È dunque neces-
sario importare ingenti quantità di
olio da Paesi mediterranei, Spagna
in primis, ma anche Grecia e Tuni-
sia. Questo è ancora più vero nelle
annate nere come il 2014, quando
sono arrivate dall’estero 666mila
tonnellate contro le 300mila pro-
dotte.
400
mila tonnellate il
raccolto previsto nel 2015
2
miliardi di euro il
fatturato del settore




