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DIC. GEN. 2016

21

sia di tenuta economi-

ca internazionale – ha

spiegato Bocca – poter

contare su oltre il 10%

della popolazione che

può permettersi una

seppur breve vacanza

approfittando della

circostanza favorevole

che il calendario ci ri-

serva, è un raggio di

sole in un cielo sicura-

mente ingombro di nuvole».

Anche Luca Libardi, presidente

dell’Associazione albergatori della

provincia di Trento, conferma che le

indicazioni per quanto riguarda le de-

stinazioni invernali sono favorevoli

(meteo permettendo). «Immaginia-

mo una stagione invernale positiva

con un risveglio degli ospiti italiani,

ma abbiamo esempi anche di gruppi

di stranieri che hanno cancellato la

vacanza in Francia per riproteggersi

nelle nostre località di montagna. No-

nostante la situazione internazionale,

registriamo un rinnovato interesse

dalle famiglie italiane, anche se la

ripresa è ancora timida».

In effetti il lungo periodo di crisi che

abbiamo alle spalle ha pesato negati-

vamente in questi anni sulla spesa per

vacanze e turismo delle famiglie ita-

liane. Una recente indagine di Lastmi-

nute.com

ha rilevato che un quarto

della popolazione italiana non fa un

giorno di vacanza da 20 settimane e

uno su cinque non è per nulla andato

in ferie in tutto il 2015. Un’astinenza

da vacanze che, oggi, nonostante tut-

to, sembra essere terminata e fa ben

sperare per il futuro.

Nel mondo dell’accoglienza il cibo,

il servizio di ristorazione, ricopre da

sempre un ruolo centrale. Ma, con lo

sviluppo del turismo su scala globale e

l’arrivo sempre più massiccio di turisti

con altre abitudini, la ristorazione è

sottoposta a forti cambiamenti.

«Oggi si amplia la forbice tra

ristorazione economica e ristorazione

gourmet. Ma anche nella prima

assistiamo a un salto di qualità perché

la clientela italiana e straniera vuole

sperimentare e impegna risorse per

vivere questa esperienza», dice Luca

Libardi, presidente dell’Associazione

albergatori della provincia di Trento e

titolare dell’hotel Eden di Levico Terme.

Il riferimento in particolare è alle

modalità e ai tempi di consumo:

«La destrutturazione dei pasti che

nelle famiglie è una realtà da tempo,

è approdata anche nel settore

dell’accoglienza – spiega Libardi – in

quanto agli operatori viene richiesta

flessibilità di orari e nella modulazione

dell’offerta nell’arco della giornata, con

proposte diversificate che rispondano

all’esigenza di poter consumare cibo

fuori dagli orari

canonici». Non a caso

si stanno sempre più

diffondendo formule

che prevedono,

soprattutto nelle zone

turistiche tipiche (mari,

monti) l’inserimento

di uno snack a metà

giornata, una via di

mezzo tra il pranzo e la

merenda con accesso

libero. E non sono rare

le richieste, anche in

hotel a cinque stelle, di

poter consumare una

pizza a mezzanotte.

«Questi cambiamenti

- afferma ancora

Libardi - richiedono

la massima attenzione alle soluzioni

tecnico-organizzative con l’obiettivo di

elevare l’offerta senza incidere sui costi.

In questo senso, credo che i fornitori

di materie prime possano diventare

partner affidabili per risposte di qualità,

mettendo al servizio della ristorazione

la loro capacità di selezionare prodotti

e soluzioni che aiutino il ristoratore in

questo cammino verso la flessibilità e

una risposta alle più moderne richieste

della clientela».

Maggior flessibilità

per il food

nell’accoglienza

Luca Libardi,

presidente

Associazione

albergatori della

provincia di Trento

Bernabò Bocca,

presidente di

Federalberghi