DIC. GEN. 2016
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D
opo l’innegabile succes-
so di pubblico di Expo
e la stagione estiva che,
grazie al combinato di-
sposto di un meteo favorevole e di
una ripresa della fiducia degli ita-
liani, ha ridato il sorriso a migliaia
di operatori – in crescita di oltre
il 20% gli arrivi nelle sole località
balneari, ma i dati sono positivi an-
che per le diverse fasce di turismo,
in testa quello di lusso, stimato da
Federalberghi in crescita tra il 10 e
il 20% rispetto all’anno precedente –
tutta la comunità turistica si chiede
se questo piccolo boom continuerà.
Tanto più che la situazione di grave
crisi e di guerra nell’area mediter-
ranea e mediorentale aggravata,
per quanto riguarda l’Europa, dai
tragici fatti di Parigi a novembre,
mette una seria di gravi ipoteche
sull’industria del turismo. Ma, come
accade sempre più spesso nella no-
stra epoca, i segnali e le indicazioni
sono contrastanti.
Il Giubileo di Roma, per esempio, è
stato interpretato, fin dal momento
del suo annuncio, come una sorta di
continuazione dell’Expo di Milano.
Ma dopo Parigi le stime sugli arrivi
si sono orientate al ribasso.
«Dopo i fatti di Parigi - ha afferma-
to Giuseppe Roscioli, presidente di
Federalberghi Roma - saremmo già
contenti di confermare il dato del
2015». E in effetti Roscioli parla sulla
scorta di una raffica di cancellazioni,
in arrivo in particolare da Giappone,
Cina e Corea e soprattutto relative
ai viaggi di gruppo. Tanto che le
stime di 33 milioni di pellegrini in
arrivo a Roma sembrano, a oggi,
troppo ottimistiche.
Tuttavia anche grazie al fatto che il
sistema Italia è uscito rafforzato, in
termini di immagine, dall’avventura
di Expo, le notizie raccolte all’inizio
della stagione invernale davano già
alcune indicazioni positive. Per il
ponte dell’Immacolata le valutazio-
ni, in sede previsionale, di Fede-
ralberghi parlavano di un aumento
del 12,9% di italiani che avrebbero
trascorso almeno una notte furi ca-
sa, di cui il 97% in Italia.
«Si tratta di un segnale di inequivoca-
bile voglia di reagire al clima di ter-
rore che aleggia nel mondo intero»,
è stato il commento del presidente
di Federalberghi, Bernabò Bocca.
«Considerando infatti il momento
di allerta sia del livello di sicurezza
Di fronte alle crisi e alle minacce internazionali,
che cosa si aspetta il settore alberghiero nei
prossimi mesi? Previsioni difficili da fare,
ma qualche segnale spinge all’ottimismo
Turismo dove vai?
PRIMO PIANO
DI FABRIZIO GOMARASCA




