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OTT. NOV. 2015

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già pronti all’uso. «se anche il concentrato

costa di più - prosegue - tenendo conto della

diluizione, all’utilizzo il costo è lo stesso. Per i

pavimenti, in genere, i ristoratori prediligono

i concentrati, mentre per altre esigenze (per

esempio i lavavetri o gli sgrassatori), optano

per quelli già pronti. in ogni caso il prodotto

è corredato da schede tecniche che danno

indicazioni ben precise su come utilizzare al

meglio i nostri prodotti».

la lettura dell’etichetta o della scheda tec-

nica non è importante solo da un punto di

vista operativo. «in base alla mia esperienza

– conclude Farina - gli utilizzatori non pre-

stano particolare attenzione al principio atti-

vo presente nel prodotto, quanto alla simbo-

logia di rischio. Preferiscono un detergente

non corrosivo né irritante, cercano prodotti

con minore impatto sulle superfici e più si-

curi per gli operatori. l’aspetto ambientale,

invece, è al momento ancora piuttosto tra-

scurato nel nostro Paese».

E i piatti?

se il lavaggio viene effettuato manualmente,

bisogna sanificare o con un prodotto chimico

(lo stesso usato per le affettatrici, per esem-

pio) o con uno sterilizzatore a UV o a vapore.

Per la lavastoviglie ci sono prodotti con ca-

pacità disinfettante, ma è la temperatura del

risciacquo (di norma superiore ad 80°C) ad

avere potere sanificante contro i patogeni.

«Un metodo empirico per valutare che la

temperatura sia sufficientemente alta – sot-

tolinea Katiuscia Consonni - è di verificare

che le stoviglie escano pressoché asciutte.

se sono grondanti di acqua, significa che la

temperatura di risciacquo è troppo bassa».

Falsi miti da sfatare

Tra le tante leggende metropolitane, ve ne sono anche relative alla

sanificazione. sfatiamole una volta per tutte

aceto? no gRazie!

Per quanto abbia una leggera azione battericida non ha

uno spettro di azione tale da uccidere i patogeni alimentari.

la candeggina eVapoRa.

dopo un certo tempo dall’apertura del flacone

il cloro tende a evaporare e quindi perde il potere sanificante. Per le grandi

superfici si possono usare pastiglie di cloro da diluire in acqua e usare al

momento.

occHio all’alcol. È tossico.

È valido come disinfettante, ma è

denaturato e il denaturante è sostanza tossica, non idonea al contatto

con gli alimenti. Quindi l’alcol va risciacquato come qualunque altro

disinfettante. Poiché evapora, però, è facile dimenticarsi di sciacquare, e

quindi si rischia una contaminazione chimica degli alimenti. si potrebbe

usare tranquillamente l’alcol alimentare, il cui costo è però troppo alto per

utilizzarlo nelle pulizie