OTT. NOV. 2015
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riberica - le principali aziende che
operano sul mercato ittico hanno
tutte le certificazioni di qualità e
rispondono alle richieste in modo
più flessibile e puntuale: basti ve-
dere alla quantità minima unitaria
con la quale approcciamo il mercato
italiano. Se fino a pochi anni fa i
nostri prodotti ittici erano venduti
in colli da 10 chilogrammi, oggi
arriviamo anche a 3 chilogrammi,
per un mercato che si è fatto più
frazionato, più specializzato e più
competitivo».
GLI ATOUT DEL SURGELATO.
Concorda con questa visione Luca
Panzarasa di Mitabc, agenzia di in-
termediazione che si occupa di sur-
gelato proveniente da tutto il mondo
e fornitrice di Cooperativa Italiana
Catering: «Il mercato internazionale
del pescato si è fatto più selettivo
in questi ultimi anni, con nuovi
operatori che sono sorti nei paesi
emergenti e con un calo della mate-
ria prima disponibile che è sotto gli
occhi di tutti. Ovvio che società con
una professionalità consolidata nel
tempo riescono a garantire qualità e
aspetti importanti come la rintrac-
ciabilità delle partite, per esempio,
a tutto vantaggio della sicurezza dei
consumatori. Per quanto riguarda
l’Italia, vediamo un incremento forte
delle vendite di surgelato in tutte
le sue articolazioni e prodotti, per
soddisfare una domanda in crescita.
Il surgelato dalla sua parte ha un
prezzo più accettabile e permette
di avere forti garanzie da un punto
di vista della qualità e della prove-
nienza del pesce».
Cresce il consumo mondiale di prodotti ittici. La
produzione ittica globale è stimata intorno a 160
milioni di tonnellate e il consumo, secondo dati
Fao, è cresciuto in maniera costante del 3,2% dal
1950 ad oggi, pur in presenza di un corrispondente
incremento della popolazione, anno su anno, di circa
la metà, dell’1,6%. Oggi ogni abitante del pianeta
consuma 19,2 chilogrammi/anno, valore in continua
crescita con un trend che gli esperti prevedono
possa continuare a lungo. E se l’impoverimento
delle risorse ittiche presenti in mari ed oceani
prosegue inesorabilmente, e le catture sono stabili
da qualche anno intorno ai 92 milioni di tonnellate, è
l’acquacoltura che fa da locomotiva all’intero settore
su scala planetaria, visto che cresce di circa l’8%
l’anno e ha raggiunto quota 67 milioni di tonnellate.
Di questi, il 62% è di produzione cinese, mentre
con il 36% dell’importazione globale di pescato,
per un controvalore superiore ai 47 miliardi di euro
complessivi, è l’Europa il primo mercato a livello
mondiale per i prodotti ittici.
I numeri del
mercato mondiale
nelle foto in queste pagine, alcuni momenti di lavoro da Pesce Baracca




