APR. MAG. 2015
22
Piazza
Italia
DECUMANO
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CARDO
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dellaBiodiversità
Expo
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-
MEDITERRANEO
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CAFFÈ
RISO
ISOLE
,
MARE
ECIBO
CEREALI
ETUBERI
FRUTTA
ELEGUMI
CACAO
ECIOCCOLATO
genze dei turisti cinesi, indiani, arabi
in arrivo. Aumentano le strutture che
propongono cucina vegana, kosher,
halal, anche temporary restaurant,
strutture molto grandi che apriranno
per i sei mesi dell’esposizione per sod-
disfare esigenze particolari, di dieta o
convinzioni religiose. Per noi ristora-
tori è un’occasione troppo importante
per non valorizzare i nostri prodotti
e sapori: Expo ha senso se diventa
un volano, un punto di
partenza per la ripresa».
Evitando quella vecchia
usanza italica di spenna-
re lo straniero “che tanto
poi non torna più”, ma
mettendosiinun’otticadi
servizio ed accoglienza.
InquestosensovailPatto
per Expo tra bar e risto-
ranti milanesi promosso
da comune di Milano e
CameradiCommercio(v.
box). Non mancano gli
stellati schierati con ristoranti nuovi o
nuovissimi, in versione alta gamma o
“gourmetlowcost”,daBertonaCracco
con la sua Segheria.
CUCINAITALIANAREVISITED.Come
rispondere dunque alle esigenze di
questi nuovi clienti? «Una chiave di
lettura può essere quella di proporre
le ricette tipiche della tradizione ita-
liana (la richiedono e se l’aspettano i
tanti stranieri in arrivo), utilizzando
prodotti del territorio, tipici, ma - di-
ce Zini - con un occhio di riguardo
alle esigenze di tutti. Ad esempio, chi
nonmangiamaialepermotivi religiosi
deve avere delle valide alternative per
l’antipasto. Ma anche chi è soggetto ad
intolleranze al lattosio o al glutine. La
cosa più difficile è però comunicare al
consumatorenella sua linguaattraver-
so ilmenu, indicando la composizione
delle ricette e la presenza di eventuali
alimentiproblematici.Unanotadolen-
te è proprio la scarsità di collaboratori
che parlano lingue straniere. Poi c’è
il tema della comunicazione: esistono
listedei ristoranti della regionemaper
distinguersi è necessario comunicare,
tramite il web innanzitutto, la propria
specificità, la propria storia, sottoli-
neare che si è attrezzati ad esempio
per accogliere bambini o cani. Dare
insomma più informazioni possibili
nelle lingue principali che sono ingle-
se,russoecinese.Anchelapresenzadi
wi-fi libero, fondamentale per gli stra-
nieri, va comunicata fin dalla vetrina».
Una cosa è certa, come ha detto il
presidente di Camera del commercio
milanese Sangalli “l’immagine che la-
sceremoaivisitatorièilnostromigliore
investimento per il futuro di Milano
e del Paese”. Le aspettative ci sono, e
sono tante: innovazione, sostenibilità,
creatività, vita. Se non saranno accolte
anche dagli operatori dell’ospitalità,
una grande opportunità potrebbe
trasformarsi in un effetto boomerang.
PRIMO PIANO
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G
li impegni del patto per EXPO
tra Comune Milano, Camera
di Commercio Milano, bar e
ristoranti milanesi:
s
garantire un menù bambini e un
menù turistico Expo;
s
favorire accessibilità ai
servizi igienici (anche ai non
consumatori);
s
accompagnare automaticamente
il servizio al tavolo ad un
bicchiere/caraffa d’acqua “del
Sindaco”;
s
predisporre menù, carte e listini
in più lingue;
s
“moral suasion”sui prezzi di
alcuni prodotti di larghissimo
consumo (es. 1⁄2 bottiglietta
d’acqua e tazzina del caffè al
banco);
s
specifica attenzione nella
vendita e somministrazione di
bevande alcoliche (es. particolare
attenzione ai divieti per minori e a
persone in stato di ebbrezza);
s
formazione linguistica di base di
lingua inglese;
s
promozione prodotti locali
dell’eccellenza lombarda.
La zona dei Navigli a Milano
sarà uno dei luoghi di maggiore
affollamento della città anche
durante Expo
Alfredo Zini




