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FEB. MAR. 2015

30

A

mate il rischio? Allora

fate lo chef! Secondo i

dati Inail, infatti, i cuochi

rientrano tra le categorie

di lavoratori maggiormente colpiti da

incidenti sui luoghi di lavoro. Me-

diamente Inail stima che nel settore

ristorazione-alberghi avvengano cir-

ca 33.500 infortuni sul lavoro ogni

anno, un terzo dei quali avviene nei

ristoranti. La mansione con la mag-

gior incidenza di infortuni è quella

dei cuochi che rappresenta il 22%

del totale. Seguono camerieri (21%),

inservienti (13%), baristi (7%) e ro-

sticcieri/pizzaioli (4%). Le categorie

di dipendenti più a rischio sono i

lavoratori stranieri, i giovani e i nuovi

assunti, gli avventizi, i lavoratori di

oltre 65 anni e le donne.

MA COSA C’È DI TANTO PERI-

COLOSO

in cucina? L’ambiente stes-

so, tanto per cominciare! Scivoloni,

inciampate e cadute rappresentano

la causa più comune di infortunio

nella cucina. Eventi prevenibili con

illuminazione idonea, pavimenti

antiscivolo e passaggi sgombri da

ostacoli. Il personale, dal canto suo,

deve indossare calzature adeguate,

chiudere sempre gli sportelli, asciu-

gare immediatamente versamenti di

liquido sul pavimento ed evitare di

correre. Rientrano nelle categorie di

Quando il rischio

corre tra i fornelli

La cucina è un ambiente pieno di pericoli per la

salute degli operatori. Con l’opportuna formazione

e gli accorgimenti in fase di progettazione

e di lavoro molti si possono prevenire.

di Elena Consonni

IN cucina

Le incidenze degli

infortuni secondo

le mansioni

22%

Chef

21%

Camerieri

13%

Inservienti

7%

Baristi

4%

Rosticceri/pizzaioli

Sede della lesione

degli infortuni

17%

Mano

7%

Caviglia

8%

Torace

7%

Braccio e

avambraccio

15%

Polso

10%

Ginocchia e

colonna vertebrale

Fonte: Inail