FEB. MAR. 2015
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A
mate il rischio? Allora
fate lo chef! Secondo i
dati Inail, infatti, i cuochi
rientrano tra le categorie
di lavoratori maggiormente colpiti da
incidenti sui luoghi di lavoro. Me-
diamente Inail stima che nel settore
ristorazione-alberghi avvengano cir-
ca 33.500 infortuni sul lavoro ogni
anno, un terzo dei quali avviene nei
ristoranti. La mansione con la mag-
gior incidenza di infortuni è quella
dei cuochi che rappresenta il 22%
del totale. Seguono camerieri (21%),
inservienti (13%), baristi (7%) e ro-
sticcieri/pizzaioli (4%). Le categorie
di dipendenti più a rischio sono i
lavoratori stranieri, i giovani e i nuovi
assunti, gli avventizi, i lavoratori di
oltre 65 anni e le donne.
MA COSA C’È DI TANTO PERI-
COLOSO
in cucina? L’ambiente stes-
so, tanto per cominciare! Scivoloni,
inciampate e cadute rappresentano
la causa più comune di infortunio
nella cucina. Eventi prevenibili con
illuminazione idonea, pavimenti
antiscivolo e passaggi sgombri da
ostacoli. Il personale, dal canto suo,
deve indossare calzature adeguate,
chiudere sempre gli sportelli, asciu-
gare immediatamente versamenti di
liquido sul pavimento ed evitare di
correre. Rientrano nelle categorie di
Quando il rischio
corre tra i fornelli
La cucina è un ambiente pieno di pericoli per la
salute degli operatori. Con l’opportuna formazione
e gli accorgimenti in fase di progettazione
e di lavoro molti si possono prevenire.
di Elena Consonni
IN cucina
Le incidenze degli
infortuni secondo
le mansioni
22%
Chef
21%
Camerieri
13%
Inservienti
7%
Baristi
4%
Rosticceri/pizzaioli
Sede della lesione
degli infortuni
17%
Mano
7%
Caviglia
8%
Torace
7%
Braccio e
avambraccio
15%
Polso
10%
Ginocchia e
colonna vertebrale
Fonte: Inail




