FEB. MAR. 2015
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contenuto originale indicato nell’eti-
chetta”. «Siamo di fronte a un provve-
dimento - commenta Stoppani - che
ha ottime finalità, ma che sbaglia il
bersaglio. I ristoratori, spesso, sono
vittime della contraffazione, che si
svolge in altre sedi ed è efficacemen-
te combattuta dai Nas e dagli altri
enti preposti. Quello della bottiglia
antirabbocco è un provvedimento
infantile, che porta difficoltà ope-
rative ai ristoratori e genererà più
rifiuti, per via del maggiore utilizzo
di bottiglie usa e getta».
La norma, che non fornisce alcuna
indicazione chiara su come dovreb-
bero essere le confezioni con un
tappo conforme, introduce per i
trasgressori una sanzione che varia
da 1.000 a 8.000 euro, con confisca
del prodotto. La legge, inoltre, non
prevede alcun tempo di adegua-
mento, neanche per l’esaurimen-
to delle scorte in magazzino. Un
classico pasticcio all’italiana che,
per colpire i furbetti, rende la vita
difficile ai tanti ristoratori onesti,
che curano ogni aspetto del loro
lavoro e scelgono per praticità olio
extravergine in latta, poi servito
al cliente in oliere periodicamente
pulite. Una pratica, quest’ultima,
divenuta impossibile con l’introdu-
zione della nuova legge.
DEFISCALIZZAZIONE BUONI
PASTO.
Una battaglia portata avanti
da anni ha dato finalmente i risul-
tati: un emendamento alla Legge
di Stabilità 2015 ha innalzato a de-
correre dal 1 luglio 2015 l’importo
di defiscalizzazione dei buoni pa-
sto da 5,29 a 7 euro, valore più in
linea con l’attuale costo della vita.
Quest’innalzamento varrà solo per
il buono elettronico e la copertura
sarà garantita dal Ministero delle
PRIMO PIANO
I toni di industria alimentare e catene distributive sono
apocalittici: l’introduzione della reverse charge sull’Iva,
ossia dell’inversione contabile dell’applicazione dell’Iva
per effetto del quale il destinatario di una cessione di
beni o prestazione di servizi è tenuto all’assolvimento
dell’imposta in luogo del cedente o prestatore,
provocherà fallimenti a catena.
Si annuncia, quindi, grande battaglia sulla lettera
d-quinquies aggiunta al sesto comma dell’articolo
17 del Dpr 633/72, che prima di entrare in vigore
dovrà passare il vaglio Ue. «Addirittura - ammonisce
Francesco Pugliese, ad di Conad - la metà del settore
alimentare e di quello distributivo in Italia entreranno
in sofferenza». In sostanza, nella prospettiva di un più
efficace contrasto alle frodi e all’evasione Iva la Legge
di Stabilità 2015 prevede l’inversione
contabile per le forniture di beni alle
imprese della grande distribuzione,
ipermercati, supermercati e discount.
Ma in che modo questo provvedimento
potrà interessare anche il settore
della ristorazione? «Da quello che
sappiamo finora – spiega Mauro
Guernieri, il direttore generale della
Coop Italiana Catering – il regime di reverse charge
non dovrebbe colpire i nostri soci, eventualmente solo
coloro che hanno come clienti soggetti identificati nelle
tre categorie Ateco specifiche indicate in legge. Credo
che a regime questo sistema di liquidazione Iva non
dovrebbe comportare alcun problema per le aziende,
La mina dell’Iva tra reverse charge e clausola di salvaguardia
Mauro Guernieri




