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APR. MAG. 2018
Q
uasi 9 ristoranti su 10
utilizzano prodotti Dop
e Igp. A certificarlo è un’in-
dagine di Qualivita illustrata
dall’Ansa, che rileva come
nel 2018 gli esercizi che uti-
lizzano nelle ricette prodotti
a denominazione siano stati
pari all’86%. Tra quelli mag-
giormente presenti nelle at-
tività ristorative i formaggi
(91%) seguiti da aceti balsa-
S
catta l’obbligo dell’eti-
chetta di origine a tutela
della pummarola Made in
Italydai prodotti coltivati all’e-
stero e importati per essere
spacciati come italiani. LaCol-
diretti ha annunciato la pub-
blicazione in Gazzetta Ufficia-
le (47 del 26 febbraio 2018)
mici (70%), prodotti a base
di carne e salumi (65%), carni
fresche (20%), ortofruttico-
li (18%) e oli di oliva (15%).
Va detto però che solo nel
30% dei casi si servono più
di dieci prodotti a marchio. E
ancora solo il 39% dei risto-
ratori intervistati comunica e
valorizza l’utilizzo di prodotti
a denominazione ai consu-
matori.
Prodotti Dop e Igp:
li utilizzano quasi
9 ristoranti su 10
Pomodoro, occhio all’etichetta per la tutela
del Made in Italy
del decreto interministeriale
per l’origine obbligatoria su
prodotti come conserve e
salse, oltre al concentrato e
ai sughi, che siano composti
almeno per il 50% da deriva-
ti del pomodoro. Un passo
determinante, sottolinea la
Coldiretti, per tutelare un pa-
trimonio di oltre 5 miliardi di
chili di pummarola italiana,
una componente fondamen-
tale della dieta mediterranea.
Di fatto, precisa la Coldiretti,
sonotoltedall’anonimatotut-
te lecoltivazionidipomodoro
diffuse lungo tutta la penisola
su circa 72mila ettari da 8mila
imprenditori agricoli e desti-
nati a 120 industrie di trasfor-
mazione, dove trovano lavoro
in Italia ben 10mila persone.
Dopo 10 anni si completa per
tutti i derivati del pomodoro il
percorsodi trasparenza inizia-
to il primo gennaio 2008, con
l’entrata in vigore definitiva
dell’obbligo di etichettatura
di origine per la sola passata
di pomodoro. Il decreto, ricor-
da laColdiretti, prevedeche le
confezioniditutti iderivatidel
pomodoro, sughi e salse pro-
dotte in Italia dovranno avere
obbligatoriamente indicate
in etichetta il Paese di coltiva-
zione e di trasformazione. Se
le fasi avvengono nel territo-
rio di più Paesi, possono esse-
re utilizzate, a seconda della
provenienza, Paesi Ue, Paesi
non Ue, Paesi Ue e non Ue.




