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responsabili casting e dirette interessate.
Punto uno: attenzione a non confondere
modelle e ragazze immagini. «Le prime
lavorano come indossatrici e fotomodelle
attraverso un’agenzia che le rappresenta
e che si occupa di segnalare loro casting
ed eventi. In discoteca arrivano in gruppo
capitanate dal proprio PR, non pagano
l’ingresso e godono di un tavolo nel privé
prenotato dall’agenzia.
Non percepiscono un gettone presenza
e di conseguenza non sono obbligate a
intrattenere in alcun modo i clienti. Le
ragazze immagine, invece, spesso stu-
dentesse di buona famiglia, carine e con
dimestichezza con l’inglese, lavorano
a pagamento qualche sera a settimana
in discoteche nei panni di animatrici»,
spiega Nicolò Casini, responsabile ca-
sting dell’agenzia Stars Management di
Paolo Chiparo e Fabio Scarpati.
Detto questo: «Il connubio modelle e di-
scoteche è nato in modo spontaneo negli
anni ’80 a Milano, capitale del fashion,
in locali come Amnesy, Hollywood e
Old Fashion, caratterizzati da un target
di riferimento internazionale. In un
secondo tempo, complice la crisi del
settore, alcune agenzie hanno iniziato a
offrire a pagamento il servizio di model-
le animatrici, richiesto dalle discoteche
di provincia per darsi un tono. Nulla a
che vedere con la realtà autentica del
circuito fashion che fa capo a Milano,
dove le modelle scelgono di frequentare
liberamente un locale piuttosto che un
altro», precisa Roberto Cominardi, tito-
lare dell’Old Fashion.
Che poi aggiunge: «Le modelle vivono
nel capoluogo lombardo, non a Torino,
Verona o Napoli. Ospitarle in una disco
di provincia è un’operazione di marke-
ting che, secondome, perde di significa-
to in quanto falsa e poco credibile.
Tra l’altro, nei club fuori Milano non
arrivano mai le testimonial degli stilisti
numero uno, ma le giovani emergenti. In
questi casi, il loro ruolo non è molto di-
verso da quello delle ragazze immagine.
E allora, meglio investire in animazione,
meno cara e magari pure più competen-
te». E scettico è pure Alessandro Piva,
direttore della comunicazione e degli
eventi del Papeete Beach di Mila-
no Marittima, succursale
estiva del The Beach
di Milano: «Noi non
paghiamo modelle
o ragazze immagi-
ne perché tra le
nostre clienti
ci sono già
s p l e n d i d e
fanciulle.
MANAGEMENT
di Nicole Cavazzuti
L
e modelle sono utili per incrementa-
re il business e attirare la clientela?
Dipende. Ecco l’opinione di gestori,
MODELLE IN
DISCOTECA?
FINE DI UN ERA