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ascino orientale con ordine britannico e sfumature newyorke-
si.Nonesistemiglior sloganper definireHongKonge l’offerta
dei suoi locali, capaci di ammaliare e lasciare senza fiato chi vi
capiti sia per scelta, sia per lavoro, sia per
una sosta di poche ore prima di dirigersi in
altre zone dell’Asia o tornare nel proprio
continente di riferimento. Hong Kong dal
1997è territoriodellaRepubblicaPopola-
re Cinese, ma dal 1860 fu un possedimen-
to–secosì si puòdire–britannico.Unmix
che si riflette tutt’oggi anche e soprattutto
per quanto concerne l’intrattenimento
serale notturno, anche se la sua skyline,
con i relativi ristoranti e lounge bar ai pia-
ni alti dei grattacieli, fanno più pensare a
Manhattan. Opersino aMontecarlo. Per il
vostrocronista è risultatopiùchepiacevo-
leaver avuto l’opportunitàdi soggiornarvi
per qualche giorno e soprattutto qualche
notte, così come registriamo con grande
fierezza che anche in loco gli italiani si
stanno facendo più che onore, vuoi con
una catena di ristoranti e bar, vuoi con un
teamdi deejays che gestisce locali, serate,
programmazioni in diverse località asia-
tiche. Benvenuti ad Hong Kong, con una
panoramica essenzialedelle location tope
la presentazione dei nostri connazionali e
della loro musica.
Boujis
Spin off del locale londinese, il Boujis
di Hong Kong punta su una severa sele-
zione all’ingresso e ad un tesseramento
molto capillare, così come il servizio
si concentra molto sul banco bar ed
un’atmosfera ovattata. Ha aperto da
poco tempo, giusto per festeggiare il
decennale del club inglese, capace di
vincere i più prestigiosi premi di settore
in Gran Bretagna e proporsi in tutto il
mondo durante gli eventi mondani per
definizione, quale il Gran Premio di
Formula Uno di Montecarlo. Si avvale
della consulenza del bartender Wil-
liam de la Praudiere, che ha portato in
estremo oriente la qualità dei distillati
d’oltremanica.
HONG KONG
SYNDICATE
ESTERO
di Dan Mc Sword
Il Play di Hong Hong, una delle discoteche asiatiche più glam
