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UNIVERSO 2.0
presenza del locale nei principali social
network, soprattutto per costruirsi una
buona Brand Reputation che permette
di far avvicinare sempre un maggior
numero di clienti al proprio locale. Si
vivrebbe anche senza,ma bisognerebbe
spendere molti più soldi per la comu-
nicazione. Sbagliato invece è dire che
i social network siano i nuovi pr; sono
i pr che usano questo canale per il loro
lavoro e per interagire con le persone.
Anche qui però purtroppo manca un’e-
ducazione nella gestione dei contenuti.
Troppe volte si vedono pr che spam-
mano la posta degli utenti con eventi
o feste ottenendo l’effetto contrario; il
cliente è talmente infastidito dai tanti
inviti, tag ecc che potrebbe stancarsi
del locale. Nel nostro club abbiamo
infatti stabilito regole molto rigide per
quanto riguarda il lavoro che i nostri
pr devono svolgere sui social network:
non possono assolutamente spammare
ne pubblicizzare nulla che non venga
approvato direttamente da noi. Mi
sento tuttavia di dare un consiglio ai pr:
non basta fare pubblicità sui social per
vincenti; il contatto reale con le persone
ancora oggi fa la differenza”.
Non è della stessa opinione Blerina
Pilkati (Muretto Jesolo): “I social net-
work hanno reso pigri i pr che non sono
piùpromotori,ma spessosemplici distri-
butori. I social network fanno un grande
lavoro sulle masse e danno grande visi-
bilità,ma si sente lamancanza del lavoro
del pr vecchio stampo”.
KuMusic Pr & Press, struttura giovane
e dinamica che si occupa di servizi di
management di altoprofilodice: “Il pro-
blema sta solo nell’illudersi che i social
network aggiungano valore a ciò che
siamo, facciamo o diciamo. Pensare di
poter ottenere successo tramite i social,
equivale purtroppo a illudersi. Quindi
affermerei che i social sono parte inte-
grante delle pubbliche relazioni, non un
sistema per sostituire il contatto reale”.
Ribatte Sonia Delpero (Magazzini Ge-
narli): “Il guadagno di un locale è legato
al prodotto che offre; tutto il social è un
plus che ha rubato spazio ai siti e alle
mail, ma presto anche lui potrebbe es-
sere sostituito dalle applicazioni del te-
lefono che sono più dirette e complete”.
KuMusicPr&Press (
):
“Oggi sembra che la presenza sui social
sia una scelta obbligata; bisogna ricor-
darsi sempre che questo tipodi strumenti
non rendono più interessanti i locali e/o i
dj. Utilizzare quindi i social come unica
soluzione per la promozione del proprio
club non è una buona idea, specie perché
i social network non rappresentano di
certo tutto il marketing, ma solo una pic-
cola parte. Comprendiamo quindi che,
qualunque incredibile strategia si possa
attuare attraverso i social, potrebbe rive-
larsi pocoefficace senon si ègià ingrado
di trasformare i visitatori in clienti”.
Anche i barman
diventano “Social”
Anche Planet One Service (www.
planetone.it ), dal 1991 il punto di
riferimento a 360 gradi per il settore
Beverage: formazione, consulenze e
cocktail catering, ha fatto il suo ingresso
nell’era 2.0: “dallo scorso gennaio ab-
biamo attivato un servizio di promozio-
ne dei corsi tramite facebook. Inoltre,
ci piace dare molto spazio alle storie
dei nostri ex-corsisti e collaboratori: li
intervistiamo, gli diamo voce affinché
possano raccontare la loro esperienza in
ambito formazione e professionale”, ci
racconta Manuel Messina il webmaster
e “uomo social” dell’azienda. I bar-
tender ci chiedono tante informazioni
sui corsi tramite facebook, guardano e
condividono i video che carichiamo su
YouTube.
È inutile dire che i social ormai fanno
parte del linguaggio quotidiano di tutti,
volente o nolente, anche chi è meno
avvezzo al mondo del web si ritrova
comunque a farne parte semplicemente
tenendo in mano uno smartphone.
Avete mai pensato di introdurre an-
che dei corsi di digital marketing per
i barman?
È di certo una possibilità interessante;
molti dei bartender che incontriamo
ci raccontano entusiasti le grandi pos-
sibilità che colgono da questa attività
online, ma quello che spesso gli manca
è la giusta sensibilità per veicolare al
meglio i messaggi sulle piattaforme
social. Planet One si muove sempre
cercando di seguire le necessità degli
operatori, come già avvenuto con i corsi
financial ed excel. Oggi forse è arrivato
il momento per approfondire con loro
anche le potenzialità dei social.
Il guadagno di
un locale rimane
comunque legato
al prodotto che
offre. I social non
rendono migliore
un locale
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