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LUGLIO/AGOSTO 2015
l’
Università Bocconi di Milano è stata
teatrodel primo convegno internazio-
nale sulla kasherut, l’alimentazione
ebraica. L’occasione, in concomitanza
con Expo, è stata fondamentale per fare luce sul cibo
kosher e sulla sua rigida e proverbiale regolamentazio-
ne. A fare da cicerone il rabbino
Avraham Hazan di
Eurokosher
, che ha sottolineato quanto “l’alimenta-
zione kosher sia una nuova opportunità per le aziende
alimentari e il benessere dei consumatori.
La kasherut non è soltanto una scelta legata alla salute
ma è un modo di affrontare la vita e soprattutto vivere
insieme alle altre persone”. Hazan ha poi lamentato la
mancanza di grandi marchi kosher nella GDO italiana
spiegando che per divulgare la certificazione baste-
rebbe fare come hanno fatto in grandi città degli Usa:
“Kosher potrebbe diventare una vera e propria moda
e finirebbe sulla bocca di tutti”.
Promosso da Eurokosher e patrocinato da Merkos, mar-
chi uniti per promuovere presso il grande pubblico
la conoscenza della kasherut e dei suoi valori etici,
religiosi e di solidarietà, “kosher@expo2015” (l’evento
organizzato da Eurokosher, uno dei principali enti di
certificazione kosher in Italia) è stato un appuntamento
in cui si è discusso di questo “stile di vita”.
Kosher significa anche business. “Oggi la certificazione
kosher è indispensabile per le aziende alimentari che
vogliono entrare nel mercato americano o israeliano”,
ha spiegato il Rabbino Hazan. “Gli Stati Uniti sono un
mercato molto importante, ma dei quasi 13 milioni di
consumatori kosher solo il 20% sono ebrei che osser-
vano le regole della kasherut. Il resto è rappresentato
da Musulmani, da persone che soffrono di intolleranze
KASHERUT
Kosher, la nuova eccellenza
OGGI LA CERTIFICAZIONE KOSHER È INDISPENSABILE PER LE AZIENDE ALIMENTARI CHE VOGLIONO
ENTRARE NEL MERCATO AMERICANO O ISRAELIANO. E SECONDO I RABBINI, A DIFFERENZA DI
QUELLA HALAL, PUÒ CONTARE SU UNA SERIE INFINITA E MAGGIORE DI CONTROLLI, A BENEFICIO
DEL CLIENTE E DEI MARCHI CHE CREDONO IN QUESTA NICCHIA IN COSTANTE ESPANSIONE.
ALLA BOCCONI DI MILANO SE N’È DISCUSSO APPROFONDITAMENTE. SCOPRENDO CHE ANCHE LA
GDO HA IL SUO FORTE INTERESSE NEL SETTORE
di Riccardo Sada
alimentari, da vegetariani e da individui
che ritengono il cibo kosher più salutare”,
ha aggiunto Rav Don Yoel Levy CEO di
OK Kosher Certification.
“Un prodotto certificato kosher deve su-
perare diverse fasi di controllo. Il simbolo
dell’ente che ha certificato il prodotto
apposto sull’etichetta è quindi riconosciu-
to come sinonimo di qualità e sicurezza
alimentare”, ha precisato
Rav Moshe
Elefant COO di Orthodox Union.




