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LUGLIO/AGOSTO 2015
SUCCHI, TÈ & CO.
b
ibite, succhi, tè: un mondo
vario e variegato che sem-
pre più spesso si rivela lo
specchio dei tempi. E che si
evolve di pari passo con i gusti, le esigenze
e la capacità di spesa dei consumatori. A
livello globale il comparto rivela una forte
dinamicità,specialmenteperquantoriguar-
da i paesi in via di sviluppo. In proposito,
Zenith International
ci rivela infatti, che
nel decennio compreso tra il 2004 e il 2014
il comparto beverage nel suo complesso ha
fatto registrare una crescita a livello globale
del 140% con i picchi più importanti nel
settore dei soft, che solo negli ultimi 5 anni
sonopassatidai606miliardidilitridel2009
ai 761 miliardi del 2014.
L’area geografica più promettente è senza
dubbio quella asiatica del Pacifico con un
tasso di crescita del 109%.
Moltopiùridimensionatolosviluppodell’A-
merica Latina (+22%) del Medio Oriente
(+11%) e dell’Africa (8%).
Percentuali in rapporto irrisorie quelle
registrate nel vecchio continente: +3% in
Europa dell’Est, + 2% in quella occidentale.
Se poi andiamo a cercare quali siano i paesi
“piùbevitori” all’internodei vari continenti,
vedremo che la quota più elevata (22%) è
appannaggio della Cina, seguita dal 17%
degliUsa. InEuropa l’unicanazionecon un
consumo importante è laGermania: 3%, ex
equo con l’Indonesia,ma inferiore aBrasile
(4%) e Messico 6%.
Lo scenario
dei consumi in Italia
Alivellonazionale–spiega
RobertoDonati
di Zenith International
- le performances
dell’intero comparto delle bevande analco-
liche, non sono incoraggianti: tra il 2011
e il 2014, infatti è stato prevalentemente
il segno meno a caratterizzare quasi tutte
le categorie. Secondo
Iri
, negli ultimi otto
anni il settore delle bevande (acqua + bibite
analcoliche) si èaddirittura contrattodi ben
120 milioni di litri.
Mentrelarilevanzadelcompartosulfattura-
todel puntovenditaè scesadi quasi 1punto
quota. A soffrire di più sono soprattutto le
bevande (-300 milioni di litri in 8 anni),
mentre l’acqua regge meglio, crescendo di
uno 0,41%. In effetti pare proprio che gran
parte dei volumi persi dalle analcoliche (su
tutti i canali distributivi) siano “migrati” sul-
la Minerale. Sporadiche ed estremamente
circoscritte – ci dice Donati- le eccezioni,
che hanno visto crescere RTD tea, nettari e
isotoniche solonel 2011 enettari e bevande
base frutta limitatamente al 2012.
SUCCHI, TÈ E SOFT DRINK: COSÌ SI BEVE NEL MONDO.
COME LE NUOVE ABITUDINI DI CONSUMO CONDIZIONANO
IL MERCATO
di Carmela Ignaccolo @carmelaignaccol
Bere analcolico:
criticità
e tendenze




