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LUGLIO/AGOSTO 2015

dei loro padroni, attraverso tre punti di

forza: il grande assortimento di prodotti

per proporre ai clienti un’ampia scelta;

l’approccio pratico e moderno del perso-

nale, pronto ad ascoltare e soddisfare con

professionalità richieste o esigenze del

consumatore rendendo così l’esperienza

di acquisto semplice epiacevole; la grande

varietà di offerte e attività promozionali,

pensate per garantire risparmio e con-

venienza».

Unmix che, dati allamano, sembra piace-

re. «Il fatturato 2014 - rivela Foppiani - ha

superato i 112 milioni di euro, spinto da

un incremento a due cifre rispetto all’an-

no precedente, in linea peraltro con un

trend di crescita costante sin dai primi

anni di attività».

Una solida base di partenza, quindi, sulla quale costruire

i futuri piani di sviluppo. «Nei primi cinque mesi del

2015 - sottolinea Foppiani - la catena, che attualmente

è presente in 10 Regioni con 125 negozi, ha registrato

già 7 nuove aperture, ma la previsione è di chiudere

l’anno con almeno 20 nuovi negozi complessivi». Quello

di Arcaplanet è dunque un traguardo ambizioso cui

potrà senza dubbio contribuire la decisione della catena

di spingere sulla leva della pubblicità. «La strategia di

comunicazione che abbiamo intrapreso supporta un

percorso di riposizionamento del brand, con obiettivi

già fissati per il 2016 - anticipa il patron - . Intendiamo

infatti diventare un network sempre più ampio, capace

di offrire servizi sempre più specializzati. Insomma,

puntiamo ad elevarci da supermercati per animali a

punto di riferimento per il mercato pet». Un percorso

nel quale anche il web reciterà la propria parte. «Nel

2015 - chiarisce Foppiani - abbiamo sfruttato la spinta

della televisione per lanciare anche il nuovo canale di

vendita online. E pur considerando che il target del

piccolo schermo non è affine al mezzo, abbiamo potuto

constatare il reale potenziale del mercato di internet».

… ed internazionali

La dinamicità del petcare non ha però suscitato soltanto

l’attenzione - e gli appetiti - degli imprenditori italiani. Fin

dal 2005 il tedesco

Gruppo Fressnapf

ha infatti scelto

di essere presente nel nostro Paese attraverso l’insegna

Maxi Zoo

. «All’epoca - ricorda

Stefano Capponi

, mar-

keting manager di Maxi Zoo Italia - il mercato italiano

era un potenziale bacino di grande valore per almeno

3 ragioni: per il numero di pet stimati (l’Italia era allora

seconda in Europa); per la frammentazione del mercato,

in mano per lo più ai petstore tradizionali piccoli e a

conduzione familiare; per la bassa concentrazione di

pet chain organizzate. Sulla base di questi presuppo-

sti, dunque, il Gruppo Fressnapf intravide una grande

opportunità di business. E oggi comincia a raccogliere

i frutti della lungimiranza e dell’impegno di allora».

Maxi Zoo Italia ha infatti archiviato il 2014 con un fat-

turato di 50 milioni di euro, in crescita rispetto al 2013

del 50%. E la corsa sembra destinata a proseguire.

112 mio

FATTURATO

DI ARCAPLANET

NEL 2014

PER IL 2016 ARCAPLANET INTENDE DIVENTARE UN

NETWORK SEMPRE PIÙ AMPIO CON UN’OFFERTA

MIRATA DI SERVIZI SEMPRE PIÙ SPECIALIZZATI

3,9%

CRESCITA DEL MERCATO

DEGLI ACCESSORI

NEL 2014