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MARZO/APRILE 2015
n
iente carne, pesce, uova, latticini. Nessun
alimento di origine animale può entrare
nella dieta vegana, ultima frontiera del
salutismo internazionale, che da un paio
di anni a questa parte ha contagiato anche i consumatori
italiani. Statistiche non ufficiali parlano di circa 1,3 mi-
lioni di nostri concittadini votati al veganesimo, tali da
rendere l’Italia il secondo paese al mondo per numero,
dopo l’India. Per Eurispes gli italiani che non mangiano
carne e pesce sono il 6,5% e coloro che escludono del
tutto dalla dieta l’uso di prodotti animali e derivati solo
0,6%. Nel complesso, oltre il 7% della popolazione na-
zionale. Si tratta di un target medio-alto spendente, di
livello culturale elevato, sensibile alle scelte di consumo,
a cui ha cominciato a prestare attenzione anche la grande
distribuzione, generalista e specializzata.
L’equazione “mangiare bene-stare bene” si è progressi-
vamente identificata nel consumo di prodotti biologici e
eco-friendly anche da parte di chi non soffre di allergie
specifiche, tanto che il giro d’affari 2014 dell’alimen-
tazione bio, secondo ricerche Ref su dati Nielsen, ha
superato i 700 milioni di euro nei soli punti vendita
della Gdo.
In una sorta di evoluzione naturale dal biologico, al
vegetariano, al vegano, sono aumentate le referenze
Semaforo verde
per i vegani in gdo
NUOVI TREND
AUMENTANO LE REFERENZE, SCENDONO I PREZZI,
SI MOLTIPLICANO LE POSSIBILITÀ DI SCELTA PER CHI ESCLUDE
I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE DALLA DIETA.
L’INFORMAZIONE, PERÒ, RESTA FAI DA TE
di Valeria Volponi
PER EURISPES GLI ITALIANI CHE NON
MANGIANO CARNE E PESCE SONO IL
6,5% E CHI ESCLUDE DEL TUTTO L’USO DI
PRODOTTI ANIMALI E DERIVATI LO 0,6%




