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MARZO/APRILE 2015
a
lanciare l’allarme è il
Wall Street Journal
:
dal 2012 ad oggi i punti di vendita fisici
negli Stati Uniti hanno perso il 5% all’an-
no di traffico tra i cosiddetti millennians,
ovvero tra coloro che hanno un’età compresa entro i 35
nni. Una vera e propria emorragia che non può non
preoccupare i retailer per almeno tre ordini di motivi.
Il primo: la tendenza ha ormai assunto proporzioni
più che rilevanti, interessando circa il 14% della net
generation.
Il secondo: il calo si riferisce a uno dei target a maggiore
potere di acquisto ed è perciò destinato ad impattare
non poco sui conti degli esercenti. Infine, il terzo: la
disaffezione verso i negozi tradizionali riguarda la fascia
più giovane della popolazione.
In prospettiva, quindi, il fenomeno non sembra solo
destinato a durare nel tempo, ma anche a irrobustirsi:
è infatti ragionevole immaginare che le nuove genera-
zioni seguiranno il trend. Occorre quindi reagire. Ma
come? È innanzitutto necessario fare un passo indietro
e individuare i motivi che hanno determinato la frat-
tura tra giovani e negozi. Tra questi, certamente, un
ruolo significativo è recitato dall’avvento delle nuove
tecnologie e dalla diffusione dell’e-commerce. Ma non
solo. I point of sales non paiono infatti essere stati in
grado di interpretare efficacemente bisogni ed attese
di un consumatore in piena evoluzione. «Sollecitato da
un contesto sempre più multimediale, il consumatore -
ha affermato
Marco Zanardi
, Chief Operating Officer
& partner di
Realtà Group
durante il seminario
“La
tecnologiaal serviziodello shopper”
promosso da
Popai
Italia
-, richiede oggi una
deeper information
.
Dal negozio al web,
andata e ritorno
STRATEGIE
Prova ne è il fatto che nel processo di
acquisto vincono le marche in grado di
coinvolgere a 360° il cliente e restituir-
gli quanto serve per orientarsi, capire e
approfondire.
A fare la differenza insomma è la capacità
di fornire indicazioni e dettagli su quanto
viene proposto. Indicazioni che però i
negozi spesso non riescono a proporre
in modo semplice e immediato».
Per uscire da questa empasse, il sistema
del retail deve quindi ripensare il modo
di proporre i prodotti e connettersi con
il proprio target. E deve farlo all’insegna
della convergenza. «L’edizione 2015 di
Nfr
(National Retail Federation Annual Con-
vention & Expo, andato in scena a New
York lo scorso gennaio, ndr) ha dettato la
linea, celebrando un ideale matrimonio
tra in-store e online. La scommessa per
il settore risiede infatti una strategia glo-
L’ ALLARME VIENE DAGLI USA: I PUNTI DI VENDITA FISICI
PERDONO CLIENTELA, SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI.
PER RICONQUISTARLI LA STRADA È OBBLIGATA:
PUNTARE SU UNA FORTE INTEGRAZIONE TRA L’ESPERIENZA
IN-STORE E QUELLA DIGITALE
di Manuela Falchero
Marco Zanardi




