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GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Olio di palma

bye bye

ETICHETTE

LO SI TROVA IN MOLTISSIMI PRODOTTI ALIMENTARI.

MA NON SOLO. OGGI SCEGLIERE DI SOSTITUIRLO SIGNIFICA DARE

UNA MANO ALL’AMBIENTE, OLTRE CHE ALLA NOSTRA SALUTE

di Maria Elena Dipace

d

al 13 dicembre scorso, ovvero da quando

la legge europea ha imposto di dichiarare

esplicitamente gli ingredienti in etichetta,

milioni di consumatori italiani ed europei

hanno scoperto che dietro la dicitura “oli e grassi vege-

tali” si nasconde un ingrediente non proprio salutare:

l’olio di palma. A lasciare particolarmente sconcertati è

la diffusione del suo impiego, che abbraccia non soltanto

l’industria alimentare, ma anche il mondo della cosmesi,

trattandosi di un olio considerato molto versatile, oltre

che disponibile sul mercato a prezzi contenuti rispetto

ad altri oli vegetali maggiormente pregiati. Ma la cosa

più allarmante è che la sua presenza negli alimenti

confezionati non interessa soltanto i comuni prodotti

da supermercato, ma anche i cibi biologi-

ci, tra cui, ad esempio. fette biscottate e

biscotti per la colazione. Con l’entrata in

vigore della nuova legge europea anche

i produttori hanno iniziato a storcere il

naso. L’inversione di tendenza sembra

tuttavia abbia cominciato il suo corso

e diverse grosse catene di supermercati

hanno già dichiarato che questo grasso

tropicale sparirà dai loro prodotti (alcuni

l’hanno già eliminato).

Coop, Esselunga, Ikea e LD market MD

sono alcune delle insegne che hanno ade-

rito alla petizione (disponibile su

change.

org

) promossa da ‘

Il fatto alimentare

’ che

chiede l’abolizione dell’olio di palma.

Ad appoggiare la campagna sono stati già

51mila firmatari che vedono nell’ingre-

diente un’insidia alla salute degli italiani.

La petizione si rivolge, oltre che alle

aziende, anche al

Ministero della Salute

affinché questo ingrediente venga escluso

dalle forniture pubbliche inserendo la

rinuncia tra le clausole per aggiudicarsi gli

appalti “per l’approvvigionamento delle

mense scolastiche, ospedaliere e azien-

dali, nonché dei distributori automatici

collocati in scuole e pubblici edifici”.

Perché evitarlo

Il grande uso dell’olio di palma nell’indu-

stria alimentare commerciale si spiega col

suo basso costo, che lo rende uno degli