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GENNAIO/FEBBRAIO 2015
tempestoso?
Non c’è alcun segreto da svelare. La dif-
ferenza la fanno le persone, sempre e co-
munque: il manager ha la responsabilità
di metterle in condizione di lavorare al
meglio, facendo loro comprendere quanto
sia fondamentale il contributo del singolo
per il successo dell’intera squadra.
Prodotti con le migliori performances
e prodotti più in difficoltà. Nel 2015 su
quali punterete maggiormente?
Il 2014 è stato, globalmente, un anno al
di sotto delle nostre aspettative, su cui ha
pesantemente inciso la crisi dei consumi e
una stagione estiva molto piovosa e fred-
da. Considerato l’intero nostro mercato,
Modern Trade ed Horeca, lo scorso anno
abbiamo comunque registrato alcuni ele-
menti positivi: sottolineo il rafforzamento
del segmentodellebevandeabassoonullo
contenutocalorico, trainatoprincipalmen-
te da Coca-Cola Zero che - per il settimo
anno consecutivo dal lancio - ha avuto un
andamento più che positivo, in un paio di
mesi riportando crescite adoppia cifra. Da
segnalare nel 2014 anche le performance
dell’energy drink burn.Nel 2015 abbiamo
deciso di ripartire dal mercato del fuori
casa, dove stiamo rilanciando la gamma
con quattro nuove referenza in vetro da
33cl. (Coca-Cola, Coca-Cola Zero, Fanta e
Sprite), mentre nella grande distribuzione
opereremo una revisione dei prezzi per
renderli più coerenti all’attuale potere
di acquiso, con particolare attenzione al
pack principale di Coca-Cola, cioè quello
da 1,5 litri. Anche la nosta acqua, Lilia,
giocherà un ruolo centrale nelle strategie
aziendali di quest’anno, e ingenti saranno
gli investimenti in comunicazione. Inoltre
Punteremo sugli ultimi prodotti lanciati,
FantaLemon–ProdottoDell’Annonel 2014
- e Kinley, l’acqua tonica che negli ultimi
mesi ci ha dato notevoli soddisfazioni.
Cosa vi ha fatto optare per il vetro in
Horeca?
Lo riteniamo il pack ideale per garantire
lamigliore esperienzadi consumonel fuo-
ricasa. Una recente indagine condotta da
Nielsen evidenzia infatti che più del 90%
dei consumatori dichiara di desiderare una
bottiglia in vetro quale formato ideale e
l’84% di coloro che lo acquistano abitual-
mente lo considera il miglior packaging
in assoluto. Abbiamo previsto un ingente
pianodi investimenti per sostenere il lancio
ed il prezzo a cui a proporremo il nuovo
formato sarà più o meno allineato a quello
della lattina.
Sulle referenze in vetro quali obiettivi
(sia in termini di numerica che di pon-
derata) vi siete prefissati?
L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello
di coprire circa il 50% del canale.
Quali strategie promozionali pensate
di implementare?
Il periodo di crisi economica che sta col-
pendo il Paese ci ha spinto a ridefinire la
nostrapolitica commerciale. Proseguiremo
nell’impegno di portare valore alla catego-
ria sia per il trade sia per il consumatore
finale e lo faremo non tanto attraverso i
classici volantini di taglio prezzo quanto
puntando sulle numerose attività a valore
aggiunto che vedranno la luce nell’anno in
corso: tra gli altri l’EXPO di Milano di cui
Coca-Cola èpartner ufficiale e il centenario
dell’iconica bottiglia in vetro Contour.
Vista la congiuntura economica quale
politica prezzi abbraccia oggi CCHBC
Italia?
In questo momento difficile per sostenere
i consumi, è fondamentale apportare dei
cambiamenti strategici che consentano di
garantire benefici tangibili ai consumatori.
Per questo, Coca-Cola HBC Italia si impe-
gneràadabbassare il prezzodelleprincipali
referenze in modo continuativo.
Dal punto di vista della comunicazione, compresa
quella in store, come intendete muovervi?
La coerenza prima di tutto: sarà fondamentale garantire
la massima integrazione della comunicazione tra la pub-
blicità consumer e quella nei punti vendita per rendere il
messaggiopiùefficace eper valorizzare lanostra strategia
chiave, associare Coca-Cola al cibo, il modo migliore per
gustare la nostra bevanda.
S
U
na “gavetta” piuttosto lunga,
nonostante la giovane età,
e una esperienza che gli ha
fatto capire che ascoltare i clienti, i
collaboratori e la squadra sul campo è
la prima e migliore fonte di idee e che si
deve sempre avere l’umiltà di imparare
dai propri errori.
Le sue responsabilità sono
aumentate, riducendo il suo “tempo
privato”. C’è qualcosa che ha dovuto
sacrificare alla carriera?
L’importante è non derogare mai e
piani care il più possibile gli impegni
personali: il lavoro, infatti, tende a
prendersi tutto lo spazio che noi gli
concediamo. Sicuramente avrei voluto
passare più tempo con i miei due gli,
specialmente durante il pomeriggio per
aiutarli a fare i compiti e passeggiare
con loro in centro a Roma. Ma
sono sempre riuscito a recuperare,
dedicando loro il ne settimana.
A cosa non potrà mai rinunciare?
Al tempo per le mie passioni: cucinare,
correre, viaggiare... e ovviamente
l’abbonamento alla Roma!
Enrico Galasso nel tempo libero:
come azzera lo stress e ritempra le
forze?
Corro, cucino e passo il tempo con le
persone che amo.
A TU PER TU
CON ENRICO GALASSO




