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GENNAIO/FEBBRAIO 2015

le differenze tra classi di consumatori.

Unes ha eliminato il primo prezzo, non

vogliamo che il consumatore debba sen-

tirsi “povero” anche quando va a far la

spesa. Inoltre di qualsiasi consumatore

si tratti, il must deve ‘essere facilità nel

fare la spesa’, quindi trovare prodotti,

accanto sullo scaffale che abbiano le stes-

se identità commerciali, ma specifiche

diverse. Anche per questo con il must

EDLP (every day low price) abbiamo

eliminato le raccolte a punti, le tessere

fedeltà, ribaltato la posizione della merce

sugli scaffali evidenziando il messaggio:

confronta e risparmia. Un sistema che mette accanto

tre o più tipologie di prodotti: il marchio Unes (private

label), il marchio più conosciuto sul mercato e la sele-

zione unes chiamata “Viaggiatori del Gusto” (la prima

contradistinta da un sigla più grande che evidenzia il

prezzo e la provenienza made in Italy). Comparando

qualità di prodotto molto simili, proponiamo al cliente

tre prezzi molto differenti, dove sicuramente il marchio

“Unes” è vincente, ma la selezione diventa un valore

aggiunto, che non supera nel prezzo mai i marchi più

blasonati perché comunicati.

In questo contesto come si pone il vino?

Il vino si compra generalmente alla Gdo – escluse feste

e occasioni particolari – in relazione della funzionalità

d’uso. Proprio con il vino abbiamo rotto ogni schema,

suddividendo l’offerta per fascia di prezzo.

Il vino è proposto nei nostri supermercati in tre fasce di

prezzo, ben evidenziate e divise in campate di scaffali:

dai 2 ai 3 €; dai 3 ai 6 € e dai 6 € in su. Paradossalmente

gli incrementi di fatturato sono stati soprattutto nella

fascia alta. Solo nel vino ci siamo concessi qualche ti-

po di promozione, ma mai nel prezzo, ad esempio, in

accordo con il produttore, se acquisti 5 cartoni ne hai

uno in omaggio, in linea con la scontistica prevista più

in horeca che in Gdo. Gli spumanti hanno una campata

con scaffali a parte all’interno della quale è incorniciata

un’area “prosecco” per via del successo che riscuotono

queste bollicine, dove portiamo anche le uniche due pri-

vate label del vino con il marchio di ‘Viaggiatore goloso’.

Stiamo decisamente puntando sul vino bio, addirittura

biovegano, certificatonella produzione (cioè nonutilizza

chiarificanti a base di chiara d’uovo); ciò con il concetto

che dobbiamo allargare la nostra fascia di utenza, so-

prattutto alle “minoranze”, cioè quei consumatori che

scelgonounprodotto sulla basedimotivazioni (religiose,

politiche e altro), che non hanno niente di commerciale

e che stanno creando numeri importanti.

Il 2015 sarà l’anno della ripresa dei consumi? Quali

sono le prossime priorità nello sviluppo dell’offerta

Unes?

Il futuro in Gdo penso che si possa immaginare come

una maggiore concentrazione per affrontare nuove

sfide, come le category killer (specializzati) cercando di

uscire dal banale e dal “piccolo” aumentando la massa

critica, come peraltro stiamo tentando dopo l’accordo

con Conad per la piattaforma acquisti. La rivoluzione

passa anche attraverso il cambiamento della ‘marca

privata’ che deve rivederere il proprio posizionamento

e abbassare i prezzi.

S

Tre i range di prezzo:

dai 2 ai 3 €; dai 3 ai 6 € e

dai 6 € in su