Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  47 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 47 / 84 Next Page
Page Background

45

GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Lusso accessibile

Questo flagship, è situato infatti in

un’area: il Near West Side, con un’alta

percentuale di famiglie Afro-Americane,

Ispaniche e di altre etnie con redditi che

vanno da 30mila a 100mila dollari.

La sua logica è semplice: accanto a voci di

prezzo medio e a moderate promozioni è

possibile trovarvi in assortimento nume-

rose referenze di un “lusso accessibile”.

Inoltre il luogo comprende molte aree

servite, non solo per l’acquisto take-away,

ma anche per il consumo in-store, come

il Lotus Café, il Juice Bar o il corner del

Gelato all’italiana.

In breve Pete’s, così come il folto nu-

mero di “indipendenti” locali che prosperano in ogni

stato o grande città americana, declina con una propria

originalità, un trend generalizzato tra le classi medie

Americane. L’esigenza di un’alimentazione sana, varia,

appetitosa, genuina e fresca è un valore sempre più

irrinunciabile e basilare ormai sceso al primo livello

della gerarchia Masloviana.

Come si può vedere dal layout, Pete’s propone un per-

corso ellittico perimetrale dei reparti freschi che inizia

con l’ortofrutta e termina con il lungo banco dei piatti

caldi pronti per il consumo in store o take-away.

Il grocery che occupa poco più del 40% dello spazio è

posto al centro. Il management di Pete’s ha definito in

questomodo il proprio posizionamento puntando sulla

qualità e la varietà dell’offerta dei “deperibili” come è

illustrato sul sito web molto curato. Così, ad esempio,

Kenny, il buyer dell’orto-

frutta abile nella ricerca di

specialità come nopales,

bok choy, daikon, methi

leaf, dragonfruit, quene-

pas, è prodigo di consigli

sulla scelta e la conserva-

zione di frutti e vegetali,

sinergici al corner dei juice bar che raccoglie le proposte

più avanzate in questo campo. Un aspetto della strategia

di Pete’s è insomma la comunicazione. Oltre al website

e all’houseorgan, punta sulla comunicazione in-store e,

soprattutto, sulla pratica costante dei “demo”. In breve,

la presentazione dei nuovi prodotti, delle specialità,

delle stagionalità, ecc. sono parte della costruzione di

una cultura di consumo superiore che consenta di

uscire dalle secche del puro prezzo “gridato”.

Pete Fresh Market si propone anche come una delle

catene di supermercati più “verdi” degli Stati Uniti grazie

all’utilizzo di materiali riciclati e l’adozione di tecnologie

d’avanguardia per il riscaldamento, il condizionamento

e la deumidificazione dell’aria, i sistemi di recupero

energetico dei soffitti, l’illuminazione controllata e

le attenzioni igieniche quali, per esempio, l’uso delle

cortine d’aria per il respingimento degli insetti volanti

nei vari reparti. In conclusione Pete’s Fresh Market

rappresenta un’altra case-history molto interessante

di quel mondo di catene indipendenti locali che porta

l’innovazione del retail del largo consumo ai più elevati

standard qualitativi e da cui molto v’è da apprendere.

S

Il grocery occupa poco più del 40%

dello spazio

ed è posto al centro.

Presidente Popai Italia, docente di Stili e Tendenze

di consumo all’Università Iulm di Milano, è autore

di

Retail Experience in Usa.

DANIELE TIRELLI

OLTRE AL WEBSITE E ALL’HOUSEORGAN,

L’INSEGNA PUNTA SULLA

COMUNICAZIONE IN-STORE E SULLA

PRATICA COSTANTE DEI “DEMO”