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GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Oggi, tuttavia, la stessa guarda al futuro in termini

audaci e anticipatori, chiaramente percepibili dalla

creatività delle nuove soluzioni e anche dall’estetica

raffinata che caratterizza ogni nuova apertura. Si

ripete così una storia ben conosciuta.

Iniziando da unmercato apparentementemeno “nobile”

per la marketing community industriale (ma in realtà

molto più complesso): l’ortofrutta, l’allargamento assor-

timentale alle diverse tipologie di grocery è risultato

progressivamente e sinergicamente più agevole.

Se, infatti, la vendita di prodotti di marca confezionati

implica grande maestria logistica e forza muscolare

nella contrattazione del prezzo, l’ambito del prodot-

to fresco, sovente lavorato “from scratch”nel punto di

vendita, è ben altra cosa. Contrariamente alle visioni

meccaniciste degli anni ‘50-’70, il mondo non è evoluto

verso l’espansione dei prodotti alimentari confezionati

e conservati, ma ha segnato, grazie a progressi tecno-

logici e commerciali paralleli, seppur meno evidenti,

un ritorno al prodotto fresco e sfuso.

Questa è stata la chiave dell’imprevisto successo degli

“indipendenti” come Pete’s, per nulla rassegnati a farsi

sbranare dai “category killers” e dai grandi discounter

del prodotto di marca. La loro strategia presuppone

però un know-how frutto di una lunga esperienza,

una conoscenza del territorio, risorse umane qualifica-

te, una vasta cultura merceologica e gastronomica,

La storia inizia da un mercato apparentemente meno “nobile”

per la marketing

community industriale: quello dell’ortofrutta. Nel tempo si è passati ad un

allargamento assortimentale alle diverse tipologie di grocery

fieramente contendendo, la leadership

della qualità, della varietà alimentare e

del servizio al cliente a Mariano, Heinen,

Wholefoods…

Gli esordi

La famiglia Dremonas, che ancora gesti-

sce personalmente la catena, ama però

ricordare gli esordi “eroici” e lo spirito

pionieristico dell’impresa e i tempi in

cui per scaricare zucche e meloni servi-

va una catena di 12 uomini.

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GLI STORE DELLA CATENA

1800

I DIPENDENTI

DELL’INSEGNA