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NOVEMBRE/DICEMBRE 2014
Dintorni aperto dalle 6 alle 24. Monoprix
ha pensato a un nuovo format dedicato al
viaggiatore, e l’ha chiamato Monop’Lab.
Lo spazio è diviso in due: una zona food
dove comporre il proprio pasto da portar
via, che comprende anche un bar con
snackepasticceria, euna zona vendita che
proponepiccola elettronica “da consumo”
(cuffie, cover di cellulari, caricatori), ab-
bigliamento e accessori e cosmetici con
nail bar (il servizio è importante, come
hanno scoperto a Mac con il successo
del “fast make-up”).
Commessi
e assortimenti dedicati
Il punto è proprio questo: il viaggiatore di
passaggio ha esigenze diverse da quello
che si reca in un qualunque altro punto
vendita.
“Se la visita media in un nostro negozio
è di 15 minuti, in stazione si riduce a 8,
e scende anche lo scontrino medio, da
48 a 38 euro, perché si tende a comprare
articoli piccoli e che non necessitano di
una prova: i tempi sono ristretti e scelta
e servizio sono cruciali” spiega Gennaro
Bruno di Celio, catena di abbigliamento
maschile francese presente in cinque stazioni italiane -.
“Certo, le opportunità sono grandi in termini di visi-
bilità e comunicazione del brand. Chi vuol fare travel
retail però deve evitare l’errore di replicare il format
degli altri pdv: se sbaglia, innesca un pericoloso effetto
boomerang su tutta la rete”. Le potenzialità sono tante,
a patto di seguire una “ricetta” precisa: investire nella
formazione del personale, modulare i format e rivedere
e adattare tutti i giorni l’assortimento. Anche secondo
Paolo Deponti di Mac Cosmetics “il cliente è già infor-
mato, arriva e sa cosa vuole ma pretende competenza
e vuole qualità nel servizio”. Va considerato poi che il
cliente dell’alta velocità si sta avvicinando a quello degli
aeroporti ed è sì eterogeneo per razza, provenienza ed
età, ma presenta rispetto alla media un livello culturale
medio-alto con conseguente “alfabetizzazione digitale”
spinta e una capacità di spesa superiore alla media.
Amante delle novità, ricerca oltre al prodotto anche ser-
vizi ad alto valore aggiunto ed evoluti e andrà dunque
agganciato con una strategiamulticanale che comprende
anche l’e-commerce.
Anche l’aeroporto è più che mai spazio commerciale.
“Stiamo cercando di rompere il tabù che vede l’aeroporto
come luogo separato dalla realtà e dove si fa solo l’ac-
quisto d’emergenza - dice Tomaso de Abbondi di Sea - e
dare continuità con l’esperienza quotidiana proponendo
assortimenti stagionali; ad esempio con il catalogo di
Natale spingiamo ad acquistare qui per massimizzare i
tempi d’attesa”. Insomma, mutate le modalità di viaggio
(tra low cost e alta velocità), trasformati i non-luoghi (da
anonimi corridoi di passaggio a piazze reali e virtuali),
anche il punto vendita deve trasformarsi. Dando una
shopping experience in mobilità.
S
L
e stazioni tornano ad essere, come ai loro esordi nell’Ottocento,
punti focali e luoghi di scambio con la città, grazie alla loro
posizione centrale. Grandi Stazioni vuole sfruttare questo asset
aprendo alle aree limitrofe ad esempio con il progetto di sviluppo
delle ali laterali di Stazione Centrale a Milano per 1,5 km e 60,000 mq
potenziali.
Sono stati stanziati 130 milioni di euro per il restyling del Terminal 1 di
Malpensa, che ha previsto anche il ripensamento dei usso obbligati,
l’illuminazione, i materiali, con spazi aperti al posto dei lunghi corridoi
di prima. Il progetto prevede una Piazza del Lusso (aperta a maggio)
dedicata alla moda, una Piazza del Gusto con ristoranti, gastronomie
e caffè e un nuovo Duty Free di 2000 mq “Chinese friendly”, che
apriranno per il grande appuntamento di EXPO 2015.
IL PROGETTO
+73%
L’INCREMENTO VENDITE
AEROPORTI 2013-2019
Strategia vincente nel
travel retail è quella
multicanale: vetrine
virtuali, App, realtà
aumentata, digital
signage e totem
interattivi




