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NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

L

a tendenza generale nella distribuzione

contemporanea è quella di abbinare la ven-

dita di prodotti alimentari alla possibilità di

consumarli, degustarli o “trattarli” in loco. Il

punto di riferimento per tutti è Eataly ovviamente,

che ha fatto dell’esperienza a 360 gradi del food

premium e tipico il focus del suo concept commer-

ciale: il prodotto si vede, si può spesso consumar-

lo, ma si può anche solamente conoscerlo poiché

è spiegato, anzi raccontato – aggiungendo quindi

un aspetto del tutto razionale a quello tipicamente

sensoriale legato al consumo. Un tuffo in un passa-

to di competenza gastronomica per i consumatori

di oggi, che cinquant’anni di grande distribuzione

aveva di fatto cancellato. La facilità dell’acquisto

in self service di prodotti sugli scaffali – con ben

poche possibilità di comunicarli adeguatamente –

la massi cazione dell’offerta, la standardizzazione

degli assortimenti avevano negato agli shopper da

ipermercato il piacere dell’approfondimento, della

lentezza, della scoperta.

EATALY, EAT’S & CO.

Eataly non è un caso isolato, non è l’unico ad aver

intuito che nita l’epoca delle gondole promozio-

nali stava emergendo un nuovo modo di relazio-

narsi ai prodotti oggetto di acquisto.

Eat’s lo segue, su un posizionamento sicuramente

più esclusivo e fashion almeno nell’aspetto e con

risultati in termini di successo sui consumatori pro-

babilmente inferiori. Forse sfugge però che questa

tendenza – forse per maggiore vicinanza a un ap-

proccio fatto di competenza e specializzazione sui

prodotti – è nato in ambito di distribuzione tradizio-

nale, che Eataly ha ottimamente recuperato e ria-

dattato in un format che recupera il “vecchio” con

i vantaggi in termini di economie di scala del “nuo-

vo”. Princi – panettiere in Milano – ben prima di Fa-

rinetti aveva scelto l’abbinata vendita e consumo in

loco, il tutto in una cornice di design contempora-

neo che ha consentito l’esportazione del modello

anche oltre le frontiere italiane.Ma anche Roscio-

li a Roma – gastronomia tipica – si è reinventata

ristorante, come lo stesso Romeo – sempre nella

capitale – ancora una volta provenendo da una

specializzazione di forneria. Il perdente sembra es-

sere Peck – storico gastronomo meneghino ora di

proprietà di un fondo – che ha interpretato assai

male la tendenza: vendita e consumo devono inte-

CONVERGENZE

Mangiare e comprare

nuovo o vecchio format?

METTERE AL CENTRO IL PRODOTTO PER METTERE

AL CENTRO IL CONSUMATORE: ECCO LA FORMULA

COMMERCIALE OGGI VINCENTE

DANIELA OSTIDICH RE.D

Consulente di marketing strategico di aziende di beni di largo consumo,

beni industriali e insegne di distribuzione italiana