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Mixer

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COLLECTION

ATTUALITÀ

Il valore in tazza

di prezzi, così come del resto avviene già per molti

altri prodotti. Tutto ruota infatti intorno alla soste-

nibilità del conto economico.

In questo scenario, è ormai imminente l’arrivo di

Starbucks in Italia…

Su questo argomento va fatta una premessa: se

l’ingresso di Starbucks non è avvenuto prima, è

perché la catena ha considerato il mercato italiano

molto competitivo.

E questo nonostante l’insegna possa contare su

un’offertamolto più strutturata rispetto al semplice

caffè. Detto ciò, ben venga Starbucks: credo che

la sua presenza aiuterà a fare educazione non solo

in tema di caffè, ma anche in relazione ai valori

tiva. Mi spingo perfino a dire che oggi la tazzina

di espresso al bar è venduta sottocosto”. Ma allora

c’è spazio per aumentare il listino? “Mettiamo un

primo punto fermo – afferma Sbraga –: forzature

eccessive sui prezzi non sono immaginabili non

solo perché la congiuntura non lo consente, ma

soprattutto perché il consumatore non capirebbe.

E una delle cose più importanti è sempre quella di

far capire perché si fanno certe scelte. Può essere

utile, invece, adottareun approccioattentoall’anda-

mento dell’intero business: occorre, in altre parole,

ragionare sull’insieme delle vendite e non sulle sin-

gole categorie, così da muovere la leva dei prezzi

in una prospettiva di complessiva armonia. E nel

fare questo, occorre anche comunicare le variazioni

in modo trasparente al cliente senza sperare che

non se ne accorga. Riassumendo, ogni aumento,

compreso quello della tazzina, va fatto in modo

ragionato e ragionevole, ma quando è necessario.

Se si rispettano questi principi, non bisogna aver

paura di intervenire sui listini. Dobbiamo anche con-

siderare che una moneta “forte” come l’euro non

aiuta la correzione di prezzi unitari modesti. Dieci

centesimi di euro in più sulla tazzina si traducono in

un aumento del 10%. In tempi di deflazione come

gli attuali può sembrare eccessivo, ma non si può

lavorare sui centesimi perché di fatto sono ingesti-

bili. Da tutti questi elementi trae origine la cautela,

persinoeccessiva, delle imprese nel muovere i listini,

in particolare quelli dell’espresso. È necessario inve-

ce che il ventaglio dei prezzi si allarghi, perché

i bar, non solo i caffè, non sono tutti uguali”.

aggiuntivi offerti dai locali, come l’accoglienza e

il comfort.

Come dire, insomma, che sul tavolo non vi è la

sola questione del prezzo; molto conta anche la

professionalità di chi lavora dietro il bancone. In

questo ambito, quali sono le iniziative suggerite

e/o promosse da Fipe?

Laprofessionalitàèinderogabileperchéspessofaladif-

ferenza. Su questo tema, Fipe è naturalmente in prima

lineaconunnutritoportafogliodi iniziative. Traqueste,

ricordo laFipeBusiness School, nataper favorire la cul-

tura imprenditorialenel pubblicoesercizio.Qui, infatti,

oltreagliaspettipropridelmestiere,siapprofon-

discono anche materie di carattere gestionale.

LUCIANO SBRAGA,

RESPONSABILE

DELL’UFFICIO

STUDI DI FIPE