DA UN’ANALISI DEL PREZZODEL CAFFÈ
AL BAR IN 75 CITTÀ DI 36 PAESI,
MILANORISULTATRA LEMENOCAREAL
MONDO. MA LE ESIGENZEDI MAGGIORE
QUALITÀEDIVERSIFICAZIONEDEI NUOVI
CONSUMATORI (EL’ARRIVO IMMINENTE
DI STARBUCKS) POTREBBERO
CAMBIARELECARTE INTAVOLA
di Anna Muzio
40
Mixer
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ATTUALITÀ
Osservatorio Host
TEMPI MATURI
“Il mercato italianoèprontoda unpaiod’anni. C’è un
movimento che parte dall’estero e abbraccia l’Italia,
e riguarda la specializzazione del punto vendita, che
approccia il caffè con diverse tipologie e modalità
di preparazione. Quest’anno poi si prevede l’arrivo
di
Starbucks
in Italia. E l’ingresso di un attore così
forte che proporrà un prezzo diverso sarà salutare
anche per i concorrenti, i nostri bar. Penso anzi che
avrà un effetto dirompente, perché farà uscire dalla
logica del prezzo unico della tazzina” dice
Niels
Migliorini
, Amministratore Delegato di
Moka Sir’s
.
Il punto è che il costo della “tazzina” in Italia è una
sorta di tabù, con levate di scudi da parte di media e
associazioni di consumatori adogniminimoaumento.
È successo nel 2012, e ancora più con il passaggio da
lira ad euro. Sta di fatto che quando si vuole proporre
unprodottoo serviziodavveroeconomico, si dice che
costa “come un caffè”.
“Sarebbe un bene se si pagasse di più perché con più
margine in tazza ci si può concentrare sulla qualità.
All’estero i bar riescono a vivere vendendo solo caffè
edunquehanno lapossibilitàdi dedicarsi al prodotto,
Tazzina
a un euro,
è ora di cambiare?
U
nagrandeondatadi innovazione sta tra-
sformando il mondo del caffè. Anche in
Italia. Il nuovo che avanza parla di una
maggiore attenzione alla qualità e alla
preparazione, vaverso ladiversificazione
delle tipologiema anche dei metodi di preparazione,
perché lo richiedono le generazioni più giovani, che
hanno allargato i propri orizzonti e vedono oltre la
tradizionale tazzina di espresso, consumata al volo la
mattina al bancone del bar, immutabile nel tempo e,
per lo più, anche nel prezzo.




