COLLECTION
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Mixer
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3) OFFERTA SENZA BARRIERE
Take away e consegna a domicilio per tutti i gusti.
Una porzione di mercato che, soprattutto in Italia, un
tempoera strettamente legataal compartopizzeriee
ai luoghi della cucina orientale. Grazie alle tecnologie
di fast delivery, oggi il “canale domiciliare” trova le
sue valide ragioni commerciali altresì nel
fine dining
oppurenel segmento“
onthego
”,perunaproduzione
di piatti pronti e in ossequio alla vita frenetica di chi
pranza velocemente durante le ore di lavoro. Un’abi-
tudine da “tempi moderni” che non scandalizza, anzi
trova pronti i ristoratori, quando il cliente chiede di
fare colazione a cena e viceversa. Per quanto riguarda
l’altoposizionamento, con laglobalizzazione l’assenza
di barriere sta portando al proliferare della figura
dello chef viaggiatore, mondano e dunque prodigo
nel diffondere la sua cultura gastronomica.
4) CASUALE È REALE
Nel senso che, secondo Banks, Casual is king (cioè
sovrano), ovvero, se per motivi di lavoro la cena fuo-
ri casa e lo street food sono divenute attitudini più
diffuse, allora è ovvio che, anche i format di casual
dining si diffonderanno ancor di più. In questo con-
testo, inoltre, prenderà piede il cibo servito e sorbito
“in ciotola”. E forte sarà lo sviluppo delle tecniche di
presentazione e guarnizione di questo tipo di conte-
nitore che, tra l’altro, ben si presta alle dinamiche di
food sharing, a favore della condivisione del pasto e
della convivialità. Parlando di
casual dining
, non sono
pochi gli chef dell’alta cucina che prestano le proprie
competenze agli imprenditori della ristorazione a ca-
tena, magari ispirandosi allo street food e alle leve
del suo attuale successo.
5) GREEN E SALUTISMO
Èsemprepiùelevata l’attenzionedel clienteallaqualità
degli ingredienti. Veganismo e vegetarianismo sono
due linee sicure di new business per quegli imprendi-
tori della ristorazionechevoglianoassociare lapropria
immagine alla salubrità del menu. Tuttavia si tenga
presente che il cliente è disposto ad adottare diete
e regimi nutrizionali particolari, ma senza scendere a
compromessi sull’appetibilità del pasto.
Bruno Loubet e il suo Grain Store restaurant a King




