IN TAVOLA S LA
OTT. NOV. 2016
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A
lcuni la definiscono la
moda del momento, altri
parlanodi “rivoluzione”di
uno stile di vita orientato
a un rapporto più sano con cibo e be-
vande; altri ancoraprecisanochesiamo
di fronte a una svolta decisiva, a una
tendenzaeticacheandràadabbracciare
una vasta fetta della popolazione occi-
dentale. A prescindere da quale sia la
versione più veritiera, il vino vegano
è diventato uno dei protagonisti del
mercato, con un’impennata nelle ven-
dite di tutto rispetto anzi, in alcune
regioni si parla di numeri importanti
che si aggirano attorno al 20%. Cifre
significative che fanno riflettere molti
produttori italiani i quali, cogliendo in
DI MADDALENA BALDINI
modolungimiranteuncompartoinpie-
na evoluzione e con buoni margini di
mercato, hanno pensato di convertire
la loro intera produzione o affiancare
ai vini “tradizionali” la linea dei vini
vegani.
Inmodo concreto, cos’è il vino vegano?
Quali sono le sue peculiarità? Come
ormai è noto, coloro che seguono l’a-
limentazione vegana, non solo non si
nutrono di carne e pesce come i vege-
tariani, ma escludono dalla loro dieta
anche tutti gli altri alimenti di origine
animale, quali latte, uova, formaggio…
In sintesi, dicono NO a tutto ciò che ha
attinenzaconilmondoanimale,inclusa
anche la fase di lavorazione dei singoli
cibi, vino compreso. Quest’ultimo, per
l’appunto, se prodotto in modo con-
venzionale, può entrare a contatto con
quelli che, in gergo, vengono definiti
coadiuvanti tecnologici, come l’albu-
mina, la colla di pesce, la caseina e la
gelatina,tutteproteineusateperfiltrare
il vino e “ripulirlo” dalle particelle in
sospensione. Bene, un vino vegano
deve estromettere tutti questi fattori,
compreso l’utilizzo dei guanti di pelle
in fase di raccolta delle uve.
Nonostante queste “apparenti proibi-
zioni o limiti”, sono molte le cantine
che hanno deciso di cambiare in parte
o completamente la loro produzione,
anche aziende che, riferendosi alla loro
posizioneinzonedasemprericonosciu-
teperunadeterminatatipologiadivino,
Aumenta la produzione e cresce la richiesta dei consumatori, anche all’estero.
Il vino vegano preserva inalterate le qualità organolettiche e la tipicità di ogni
altra etichetta tradizionale
La nuova frontiera
del vegano




