OTT. NOV. 2016
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*La dottoressa
Barbara Panterna
è un Medico-
Chirurgo con
Perfezionamento
universitario in
Nutrizione umana
conseguito presso
l’Università Statale
di Milano. Si occupa di
educazione alimentare e
geriatria, docente/formatore
per la Regione Lombardia
nei/di Corsi di Primo
Soccorso e Microbiologia.
Autrice di diversi articoli
di carattere medico/
scientifico e di romanzi
presenti su Amazon libri. Ha
recentemente pubblicato
con Passoni Editore: Storie
di ordinaria ginecologia,
distribuito in Italia da Bayer
farmaceutica. Svolge la sua
attività medica a Milano in
regime di libera professione.
reali e legumi germogliati.
– Il
fruttarismo
: pratica ali-
mentare che prevede sol-
tanto il consumo di frutta
dolce (es. mela) e ortaggi a
frutto (come i pomodori).
Sono escluse tutte le parti
vitali delle piante e quindi
le radici (come le patate), i
fusti (come il sedano), le fo-
glie (come la lattuga), i fio-
ri (come i carciofi) e i semi
(come i fagioli). Si basa sull’i-
dea che la frutta sia il cibo
elettivoperl’uomoechean-
che le piante non vanno in
alcunmodo sfruttate e dan-
neggiate in quanto esseri
viventi al pari degli animali.
Benefici
L’esclusione di cibi a base di
carne dalla dieta, a favore di
un incrementodi cibi vegetali
che apportano nutrienti pro-
tettivi (sostanze alcalinizzanti,
sali minerali, vitamine, fibre),
riduce drasticamente l’insor-
genza di alcune patologie
quali Dislipidemie, Diabete di
tipo 2, Obesità, Ipertensione,
alcuni tipi di tumore, patolo-
gie cardiovascolari ecc. legate
anche a un eccessivo introito
di alcuni nutrienti contenuti
appunto negli alimenti ani-
mali (grassi saturi, sostanze
acidificanti che alterano il ph
della matrice extracellulare,
colesterolo, proteine anima-
li, nonché tossici ambientali,
coloranti, antibiotici ecc). Per
lo stesso motivo andrebbero
eliminati/ridotti anche gli ali-
menti di origine animale indi-
retta(latticinieuova),inquan-
to possono determinare l’in-
sorgenza o il peggioramento
delle medesime patologie.
Nella mia pratica clinica gior-
naliera ho potuto inoltre ap-
purare che la riduzione (fino
all’astensione in alcuni casi)
dell’introito di alimenti di ori-
gine animale e loro derivati
determina un miglioramen-
to sintomatologico signifi-
cativo di alcune patologie
ginecologiche quali Endo-
metriosi e Adenomiosi e di
alcune patologie croniche
intestinali quali Rettocolite
ulcerosa e M. di Crohn.
Èancheverocheledietevege-
tariane e soprattutto vegane
“fai da te”, cioè fatte senza in-
terpellare unmedico esperto,
possono essere dannose per
la salute in quanto le persone,
non sapendo esattamente
cosa mangiare, anche per so-
stituire gli alimenti di origine
animale, si ritrovano spesso
ad aumentare in modo spro-
positato l’introito di carboi-
drati e legumi, responsabili
di incremento ponderale, o di
ridurre eccessivamente l’in-
troduzione di proteine o altri
nutrimenti che possono por-
tare all’insorgenza di carenza
di Vitamina B 12, Calcio ecc. I
sintomi che ne possono deri-
vare sono ad esempio spos-
satezza, difficoltà ad adattarsi
a basse temperature, cefalea,
anemia, debolezza muscola-
re, perdita di tonicità musco-
lare ecc.




