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V

aniglia, noce moscata,

cardamomo, curcuma,

lemon grass, curry…

Sono spezie esotiche

ormai entrate di prepotenza nelle

ricette dei professionisti. Merito di

una cucina sempre più globalizza-

ta, di un melting-pot gastronomico

che, sotto la voce di “fusion” ha

decretato il successo di piatti spe-

ziati, a volte reinterpretati secondo

i gusti nostrani, dove il limone sfu-

sato di Amalfi gioca il suo ruolo da

protagonista di un piatto accanto

all’orientale zenzero o al cumino,

originario della Siria…

NEL NOME DELLA CUCINA GLO-

BALE il professionista ha oggi a

disposizione decine e decine di

spezie, alcune familiari, altre me-

no, che – impiegate con criterio

– possono costituire un elemento

nuovo e vincente in innumerevoli

ricette.

Dice Paolo Barbagli, responsa-

bile commerciale di Drogheria&

Alimentari, storico importatore e

commercializzatore di spezie di

San Piero a Sieve (Fi): «Merito del

proliferare della cucina etnica,

della globalizzazione dei mercati,

dei gusti degli italiani che si sono

aperti al mondo, sta di fatto che il

consumo di spezie nella ristorazio-

ne sale. Certo, siamo ben lontani

dai consumi dei Paesi asiatici e

mediorientali, ma anche da noi si

riscontra un aumento attorno al

4% annuo. In particolare negli ul-

timi tempi notiamo che l’interesse

del professionista si concentra ad

esempio verso la curcuma (è uno

degli ingredienti fondamentali

del curry): sia per il suo aspetto

gastronomico, sia per le sue doti

salutistiche, pare che sia un otti-

mo antinfiammatorio e addirittura

antitumorale. Anche il cardamomo

sta suscitando l’interesse dei cuo-

chi, e non solo quelli che lavorano

in ristoranti etnici. E persino il

mondo della pasticceria sta stu-

diando con attenzione le spezie,

per utilizzarle in ricette moderne.

Certo, la spezia più venduta in Ita-

lia continua a essere il pepe, se-

guito dall’origano e appunto dalla

curcuma, ma in qualsiasi cucina di

ristorante si vada oggi si nota che

in dispensa la varietà delle spezie

è decisamente cresciuta».

L’USO DELLE SPEZIE richiede

alcune nozioni basilari, in primo

luogo riguardo alla qualità. Spiega

lo chef Danilo Angé, chef consu-

lente e docente (www.daniloange.

it): «La maggior parte delle spezie

dà il meglio se acquistata intera

e macinata, pestata al pestello o

grattugiata al momento (ad esem-

pio pepe, noce moscata, zenzero

fresco).

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IN DISPENSA

DI MARIELLA BONI