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AGO. SET. 2015

19

e apprezzano l’etnico, ma amano

sopra ogni cosa la cucina italiana

in tutte le sue declinazioni: l’84%

preferisce ristoranti che valorizzano

piatti della propria regione e il 75%

dichiara di preferire i cibi del pro-

prio territorio (ma anni fa eravamo

al 90%). La Toscana è la regione più

universalmente apprezzata, segno

che ha lavorato bene per imporre

la propria cucina nell’immaginario

collettivo, seguita da Emilia-Roma-

gna e Sicilia. Per questo è importan-

te che i ristoranti lavorino sul loro

territorio, con i produttori locali di

cibo e vino ad esempio.

A riprova di ciò, un Millennial su

due pratica il turismo enogastro-

nomico, che non è solo il pernot-

tamento in agriturismo, ma anche

la visita al salumificio, alla birreria,

all’allevamento oppure a uno dei

grandi eventi come Vinitaly, Taste

o il Salone del Gusto.

La pizza resta un prodotto regiona-

le, peraltro localizzabile a seconda

degli ingredienti che si utilizzano

per prepararla, molto apprezzato.

UN MONDO SOSTENIBILE.

Se

è vero che il 90% degli italiani è

preoccupato per l’ambiente, i Mil-

lennials, che pure hanno problemi

più concreti, dopo il lavoro pensano

alla sostenibilità. «Sono più infor-

mati, la sentono con una maggiore

complessità rispetto ai loro genitori.

Il ristoratore deve confrontarsi con

questi temi, nel menu, nel concept

del locale, nei crediti che vanno dal-

le certificazioni (bio, FSC sull’ori-

gine di legno e carta, Compassion

in World Farming sugli allevamenti

sostenibili, ecc.), all’uso di energie

rinnovabili, al trattamento delle ac-

que e dei rifiuti, alla compensazione

o riduzione della carbon footprint».

CARNE, COME PROPORLA.

I con-

sumi di carne sono in discesa. Il

vegetarianesimo è un fenomeno che

coinvolge il 10%degli italiani mentre

i vegani sono il 2-3%. Inoltre, secon-

do l’indagine, il 30% dei Millennials

intervistati cerca di mangiare meno

carne. «I motivi sono vari e vanno

dal salutismo alle scelte etiche. Il

che non significa assolutamente che

non si mangerà più carne fuori casa,

anzi. Il successo di formule come

Old Wild West, delle hamburgherie

e delle griglierie dimostra il contra-

rio. Piuttosto, va cambiato il modo

di proporla. Il Millennial consuma

meno carne, ma se è ben descritta,

di provenienza certa e sicura, sana

e da allevamenti sostenibili, la man-

il territorio, la sostenibilità, uniti a una

dieta con meno carne, ma di qualità,

e l’onnipresente tecnologia