APR. MAG. 2015
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QI
STAR BENE A TAVOLA
L’importanza dell’acqua
I
l corpo umano è composto
peril70%circadiacqua,ele-
mento fondamentale non
soltantoperlavitaanimale,ma
per la vita dell’intero pianeta.
L’acqua è davvero particolare
e affascinante. Nonostante la
sua diffusione, non se ne co-
noscono ancora tutte le carat-
teristiche. Basti pensare al fatto
che contrariamente a tutti gli
altri elementi della Terra il raf-
freddamento ne provoca una
dilatazione. All’interno del cor-
po umano troviamo l’acqua
sia dentro che fuori le cellule;
acqua è il sangue e acqua c’è
nei sistemi di escrezione.
Dal punto di vista fisiologico il
corpo perde acqua con la re-
spirazione, la sudorazione, la
digestione e con l’eliminazio-
nediurinaefeci.Sipuòcalcola-
re che ogni giorno eliminiamo
circa 4 litri di acqua. Natural-
mentedeveessererecuperata.
Lamaggior parte proviene da-
gli alimenti, mentre una parte
importantedev’essereingerita
direttamente come tale.
Per essere precisi possiamo
dire che, escludendo l’attività
sportiva o condizioni ambien-
tali particolari, un organismo
dovrebbe assumere quotidia-
namente 35 ml di acqua per
ogni chilo di peso corporeo.
L’ACQUACHEBEVIAMO.
L’ac-
qua da bere può essere suddi-
visaeclassificatainduemodi.Il
primo prende in considerazio-
ne la quantità di sali minerali
discioltamentre il secondo, un
po’menotecnico,ladescrivein
base alla provenienza.
Parliamo di acque minima-
mente mineralizzate se il resi-
duo fisso a 180° è inferiore a 50
mg per litro, di acque oligomi-
nerali se è compreso tra 50 e
500, mediamentemineralizza-
te tra 500 e 1500 e minerali se
supera i 1500mg per litro.
EFFETTI SULL’ORGANISMO
.
La diversa composizione in
sali minerali implica un diver-
so effetto sull’organismo. Si
può affermare che minore è la
quantità di sali presenti, mag-
gioreèl’effettodrenante,men-
tre con la presenza di più sali
si potrebbe avere un migliore
effetto digestivo, dovuto al
richiamo di acqua nel lume
intestinale. Dal punto di vista
più specificamente fisiologico
occorrecomprendere l’origine
di questi sali minerali. Si sa che
tanto maggiore è il percorso
che l’acqua fa all’interno delle
montagnetantomaggioreèla
quantità di sali presenti. Questi
sali sono per la maggior parte
inorganici disciolti, mentre per
una parte minima sono orga-
nici,ovveroutilizzabiliperleat-
tività fisiologiche dalle cellule.
QUALE ACQUA E QUANDO
BERLA
. Sulla base di queste
considerazioni dobbiamo va-
lutare l’acqua in funzione del
momentoincuilautilizziamoe
dellaragionepercuilautilizzia-
mo. Per ciò che riguarda la cor-
rettaidratazionedelcorpo,allo
scopodi preservare le funzioni
fisiologichecellulariinmaniera
sanaeideale,sonocertamente
da suggerire le acque con resi-
duo fisso il più basso possibile,
dunque le minimamente mi-
neralizzate,bevutelontanodai
pasti. Per il consumo durante i
pasti si può lasciare più spazio
ad un proprio gusto e sensa-
zione personale.
PUBBLICA, DEPURATA O IN
BOTTIGLIA.
La seconda mo-
dalità di classificare le acque
prende in considerazione so-
stanzialmente la provenienza
delle stesse. Parleremo dun-
que di acqua della distribuzio-
ne pubblica, acqua depurata e
acqua imbottigliata.
Il consumo di acqua del rubi-
netto sarebbe ideale poiché
accanto a un prezzo davvero
contenuto, evita lo spreco di
vetro eplastica e anche l’inqui-
namento che deriva dalla sua
produzione e dal trasporto.
Quest’acqua, però, presenta
qualche problema. Qualche
volta la sua composizione non
è ideale. La quantità di sali mi-
nerali inorganici presenti può
risultare eccessiva e insieme
con questi si possono trovare
metalli pesanti che derivano
sia dalle falde acquifere che
dalle condutture.
È vero che per essere conside-
rata potabile un’acqua deve
avere un quantitativo di questi
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di Alberto Fiorito*




