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APR. MAG. 2015

48

QI

STAR BENE A TAVOLA

L’importanza dell’acqua

I

l corpo umano è composto

peril70%circadiacqua,ele-

mento fondamentale non

soltantoperlavitaanimale,ma

per la vita dell’intero pianeta.

L’acqua è davvero particolare

e affascinante. Nonostante la

sua diffusione, non se ne co-

noscono ancora tutte le carat-

teristiche. Basti pensare al fatto

che contrariamente a tutti gli

altri elementi della Terra il raf-

freddamento ne provoca una

dilatazione. All’interno del cor-

po umano troviamo l’acqua

sia dentro che fuori le cellule;

acqua è il sangue e acqua c’è

nei sistemi di escrezione.

Dal punto di vista fisiologico il

corpo perde acqua con la re-

spirazione, la sudorazione, la

digestione e con l’eliminazio-

nediurinaefeci.Sipuòcalcola-

re che ogni giorno eliminiamo

circa 4 litri di acqua. Natural-

mentedeveessererecuperata.

Lamaggior parte proviene da-

gli alimenti, mentre una parte

importantedev’essereingerita

direttamente come tale.

Per essere precisi possiamo

dire che, escludendo l’attività

sportiva o condizioni ambien-

tali particolari, un organismo

dovrebbe assumere quotidia-

namente 35 ml di acqua per

ogni chilo di peso corporeo.

L’ACQUACHEBEVIAMO.

L’ac-

qua da bere può essere suddi-

visaeclassificatainduemodi.Il

primo prende in considerazio-

ne la quantità di sali minerali

discioltamentre il secondo, un

po’menotecnico,ladescrivein

base alla provenienza.

Parliamo di acque minima-

mente mineralizzate se il resi-

duo fisso a 180° è inferiore a 50

mg per litro, di acque oligomi-

nerali se è compreso tra 50 e

500, mediamentemineralizza-

te tra 500 e 1500 e minerali se

supera i 1500mg per litro.

EFFETTI SULL’ORGANISMO

.

La diversa composizione in

sali minerali implica un diver-

so effetto sull’organismo. Si

può affermare che minore è la

quantità di sali presenti, mag-

gioreèl’effettodrenante,men-

tre con la presenza di più sali

si potrebbe avere un migliore

effetto digestivo, dovuto al

richiamo di acqua nel lume

intestinale. Dal punto di vista

più specificamente fisiologico

occorrecomprendere l’origine

di questi sali minerali. Si sa che

tanto maggiore è il percorso

che l’acqua fa all’interno delle

montagnetantomaggioreèla

quantità di sali presenti. Questi

sali sono per la maggior parte

inorganici disciolti, mentre per

una parte minima sono orga-

nici,ovveroutilizzabiliperleat-

tività fisiologiche dalle cellule.

QUALE ACQUA E QUANDO

BERLA

. Sulla base di queste

considerazioni dobbiamo va-

lutare l’acqua in funzione del

momentoincuilautilizziamoe

dellaragionepercuilautilizzia-

mo. Per ciò che riguarda la cor-

rettaidratazionedelcorpo,allo

scopodi preservare le funzioni

fisiologichecellulariinmaniera

sanaeideale,sonocertamente

da suggerire le acque con resi-

duo fisso il più basso possibile,

dunque le minimamente mi-

neralizzate,bevutelontanodai

pasti. Per il consumo durante i

pasti si può lasciare più spazio

ad un proprio gusto e sensa-

zione personale.

PUBBLICA, DEPURATA O IN

BOTTIGLIA.

La seconda mo-

dalità di classificare le acque

prende in considerazione so-

stanzialmente la provenienza

delle stesse. Parleremo dun-

que di acqua della distribuzio-

ne pubblica, acqua depurata e

acqua imbottigliata.

Il consumo di acqua del rubi-

netto sarebbe ideale poiché

accanto a un prezzo davvero

contenuto, evita lo spreco di

vetro eplastica e anche l’inqui-

namento che deriva dalla sua

produzione e dal trasporto.

Quest’acqua, però, presenta

qualche problema. Qualche

volta la sua composizione non

è ideale. La quantità di sali mi-

nerali inorganici presenti può

risultare eccessiva e insieme

con questi si possono trovare

metalli pesanti che derivano

sia dalle falde acquifere che

dalle condutture.

È vero che per essere conside-

rata potabile un’acqua deve

avere un quantitativo di questi

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di Alberto Fiorito*